E se gli arcani avessero voce? Venite a sentire l'Arcano Senza Nome, la Temperanza e il Diavolo!

Che cosa ci racconterebbero gli arcani maggiori dei Tarocchi se soltanto potessero parlare? Ho provato a scoprirlo immergendomi nel loro mondo di carta, allo stesso modo in cui Mary Poppins si sarebbe tuffata in un dipinto per poterne fare un'esperienza tridimensionale. Non ho messo da parte le mie conoscenze teoriche sui Tarocchi, ma mi sono lasciata guidare soprattutto dall'istinto, talvolta persino dall'emotività del momento. Ecco allora che cosa “mi hanno detto” l'Arcano Senza Nome, la Temperanza e il Diavolo.


Dice il Senza Nome (arcano XIII):

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«Sai come mi chiamo? Non temere di parlare, non sono poi così cattivo, nonostante il mio aspetto di scheletro ambulante sia certo un po' inquietante! Come dici? Io sarei, secondo te, “la Morte”? Peccato, hai sbagliato... Ora sei pallido di paura, ma sta' sereno, il tuo errore non m'ha recato offesa... Puoi pure smettere di tremare, la tua ora non è giunta ancora! Hai lo sguardo puntato sulla Falce che eternamente impugno... Questa Falce è il mio fedele attrezzo da lavoro, grazie al quale recido senza remora né pentimento tutto ciò che più non serve all'Esistenza, affinchè il Nuovo possa apparir sulla scena. Ebbene sì, hai di fronte a te... la Grande Trasformatrice! Gli esseri umani mi chiamano “Morte” perchè temono la mia Sacra Opera sopra ogni cosa, ma i cambiamenti drastici, gli abbandoni e le separazioni sono parte integrante e rilevante della Vita! Certo, ammetto che possano essere eventi molto dolorosi, ma se non vi fosse Distruzione delle forme ormai logore o involute, non sarebbe possibile alcuna nuova Creazione. Il mio lavoro è dunque necessario, per quanto possa risultare assai poco gradito... Guarda la terra sotto i miei piedi ossuti: essa è Nera, il colore del Nulla, del Vuoto, dell'Assenza di Materia. Ebbene, se questo Nero non esistesse, non vedresti mai venire alla Luce germoglio alcuno: la Vita infatti si genera proprio nel cuore di una apparente Assenza di Vita... Non temere dunque la mia Opera, impara invece a rispettarla. O, se non altro, abbi almeno la bontà di riconoscere la mia totale Imparzialità: sai bene, infatti, che per Me non esiste differenza alcuna tra il primo dei sovrani e l'ultimo degli straccioni!»



Dice Temperanza (arcano XIV):

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«Dio mi ha dotata di magnifiche ali, sguardo soave e corpo sinuoso. Molti vedono in me un Angelo: è vero, sono anche questo, ma gli abiti umani che indosso fanno di me un Angelo terreno. Io sono Colei che sta a metà tra il Cielo e la Terra. Dal mondo empireo dal quale provengo, posso portarti magnifici doni: buona salute, energie rigogliose, serenità, fiducia, prosperità, ricchezza interiore e bellezza esteriore. Tutto ciò che devi fare se hai bisogno di me, è ricordarti di chiamarmi: sentirai allora le mie ali accarezzarti le spalle. Saprò aiutarti in ogni occasione, perchè conosco molto bene le umane tribolazioni, ed io stessa ne sento il peso tra le mie mani, mentre eternamente travaso lo Spirito Fluido tra queste due magiche anfore: sembrerebbe un'Opera irrealizzabile, ma io riesco a portarla in essere con impareggiabile destrezza, poiché sono Maestra nelle supreme arti dell'Attenzione e della Pazienza. Più che un Angelo, sono forse un Giocoliere dell'Impossibile: solo un attimo di distrazione, e ogni cosa sarebbe perduta! Tutto in me tende all'Equilibrio costante: energie, emozioni, desideri, pensieri... L'Equilibrio è l'essenza della mia stessa Vita. Non ti sarà forse sfuggito che io sono “un Angelo tra due Demoni”: facendo un incauto passo all'indietro rischierei di incappare nella falce dello Scheletro Senza Nome; se invece inciampassi in avanti potrei facilmente cadere tra le braccia del Diavolo! Non so quale incontro sarebbe peggiore, ma in fondo anche questi due esseri sono degli angeli, che mi insegnano l'arte della Prudenza e dell'Accortezza. Chiamami al tuo fianco, dunque, e percorreremo insieme la Via della Saggezza: lungo la strada ti aiuterò ad evitare ogni rischio, ma al contempo ti insegnerò che nessun pericolo reale esiste, perchè la vita terrena non è che Illusione...»



Dice il Diavolo (arcano XV):

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«Eccoti qui, tremante e trepidante al mio cospetto! Cosa posso dirti di me, che tu in fondo già non sappia? Qualcuno afferma che Io non esisto: a quel qualcuno, evidentemente, sfugge qualcosa... Come puoi vedere, infatti, sono un Essere più che mai vivo e vitale! E' ben difficile, per me, passare inosservato: se alcuni non mi vedono è solo perchè, nell'ignorarmi, cercano di proteggere se stessi, ma io mi faccio beffe di loro, da quell'animaletto burlone che sono... Ma che senso ha, mi domando, temermi a questo modo? Guarda i due fanciulli incatenati a me: sono schiavi, questo è certo, ma ben felici di esserlo... Non troveranno mai miglior Principe all'infuori di me, che so plasmare la materia a volontà, immergendomi senza paura nella più profonda Oscurità. Non puoi nasconderti da me, per quanto tu possa provarci: ho occhi dappertutto, e con questi occhi sono in grado di penetrare financo i tuoi più inconfessabili segreti. Io so tutto di te, di ciò che pensi, di ciò che desideri, e sono pronto a concederti qualunque cosa sogni di possedere, a patto che tu mi dia in cambio qualcosa... Il tuo rispetto non mi basta, io voglio molto di più: ciò che bramo è la tua Devozione, la tua resa totale alla mia Maestà... porgimi la tua Anima, e in un Amen tutto ciò che vuoi ti apparterrà! Ti vedo esitare, perchè? Dicono che io sia molto brutto, ma chi afferma questo ha una vista assai scarsa, è evidente! Non solo sono una splendida Creatura, ma sono anche un Essere straordinariamente intelligente e, soprattutto, pieno di Spirito... Hai capito bene, ho detto proprio “Spirito”: non vedi infatti il mio corpo rivestito d'azzurro, il colore del cielo terso? Ebbene sì, solo dopo esserti totalmente abbandonato a me, potrai riconoscere la tua autentica Luce interiore, che rischiarerà il tuo cammino in eterno. Ho ali di pipistrello perchè vivo nel sottosuolo, ma sono proprio queste ali che mi permettono di volare più in alto che mai, oltre le Soglie dell'Inconoscibile...»



(le interviste continuano...)

N.B.: gli arcani raffigurati in questa pagina sono reperibili in forma digitale, scaricando l'app “Nuovi Tarocchi di Marsiglia” di Paolo Rossini.