Le coppie che fanno XXI: Il Mago (I) + Il Giudizio (XX)

...ovvero la chiamata

Questa coppia di Arcani racconta la storia di un essere giovane, dalla coscienza ancora in formazione, che a un certo punto del proprio cammino sente il richiamo irresistibile di una forza superiore, la quale lo mette alla prova per saggiarne le concrete possibilità di evoluzione e di crescita. Il Mago, che in maniera più o meno consapevole tende costantemente all'elevazione e alla ricerca delle forze dell'Alto, trova nell'Angelo del Giudizio il più elevato grado di evoluzione cui la Coscienza possa aspirare. Quest'ultima, dal canto suo, è incessantemente alla ricerca di giovani iniziati il cui più grande desiderio sia quello di intraprendere il cammino della conoscenza suprema. La ricerca del Mago diviene, così, l'inizio di una trasmutazione: la moneta che il giovane tiene in mano, simbolo del suo andare alla ricerca del tesoro, si specchia e trova il proprio compimento nell'aura dorata che circonda la testa dell'Angelo.

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Molte sono le fiabe che raccontano la storia dell'iniziazione di un bambino. Un felice esempio, in questo senso, è il romanzo di Roald Dahl "La fabbrica di cioccolato", da cui nel 1971 è stato tratto un film con Gene Wilder nei panni di Willy Wonka, il misterioso padrone della fabbrica. Nel libro "Desideriologia - La Scienza della Vita", Gabriele Policardo analizza meticolosamente la trama del film: si tratta, infatti, di una grande fiaba alchemica incentrata sul tema del desiderio come molla che spinge ad intraprendere un cammino iniziatico. La storia, molto semplice, ha come protagonista Willy Wonka, un grande pasticcere che vive ritirato nella propria fabbrica per proteggersi dalle spie inviate dai concorrenti: tutti, infatti, vorrebbero conoscere i segreti che stanno dietro al suo prodigioso successo. Un giorno, Wonka indice un concorso per consentire a cinque bambini di visitare la fabbrica e a uno di essi di aggiudicarsi una fornitura a vita di cioccolato: il privilegio spetterà ai fortunati che troveranno i cinque biglietti d'oro nascosti tra milioni di tavolette Wonka sparse per il mondo. Scoppia, così, una vera e propria psicosi internazionale. Charlie Bucket è un bambino che, come tanti altri, vorrebbe poter visitare la fabbrica di cioccolato, ma è talmente povero da potersi permettere soltanto due tavolette. Orfano di padre, Charlie vive in una misera baracca con la madre e con i quattro nonni confinati a letto. La madre lo ammonisce sull'impossibilità pratica di trovare uno dei cinque biglietti d'oro: a suo modo di vedere, il mondo è un luogo in cui è necessario faticare per affermarsi, e in cui è inutile perdere tempo inseguendo sogni che forse non si realizzeranno mai. Ben diverso il pensiero del nonno Joe, secondo il quale bisogna sempre puntare sul massimo risultato possibile, per quanto improbabile possa sembrare: perchè puntare a un solo biglietto d'oro, quando è possibile trovarli tutti e cinque?

Uno a uno, i primi quattro biglietti vengono trovati da altrettanti bambini: si tratta di quattro personalità capricciose e arroganti, che ricalcano le nevrosi dei rispettivi genitori e rispecchiano i vizi tipici della società dei consumi in cui sono nati. A un certo punto, la televisione annuncia che anche il quinto biglietto è stato rinvenuto: Charlie si lascia cogliere dallo sconforto, ma poi decide di prenderla con filosofia. Vagando per la strada, si imbatte in una monetina, con la quale corre a comprarsi una tavoletta di cioccolato che finalmente assapora senza più pensare al concorso; con il resto, ne acquista un'altra per il nonno Joe e proprio in quel momento gli arriva la notizia che il quinto biglietto era falso. Dunque, c'è ancora una speranza: Charlie scarta la tavoletta che ha in mano e magicamente gli appare il luccichio dorato dell'ultimo biglietto.

Mentre corre a casa, Charlie si imbatte in Slugworth, il concorrente più agguerrito di Wonka. Costui lo tenta, sottoponendolo a un'importante prova iniziatica: gli donerà una mazzetta di banconote se Charlie gli porterà l'ultima invenzione di Wonka, una caramella che si può succhiare all'infinito.

Arriva il grande giorno: i bambini entrano finalmente nella fabbrica di cioccolato, tutti accompagnati dai genitori eccetto Charlie, che porta con sè il nonno Joe. Il misterioso regno di Willy Wonka è un Paradiso fatto di dolciumi, con cascate di cioccolato e montagne di zucchero. Molte, tuttavia, sono le insidie e le regole da rispettare: spinti dalla loro ingordigia e avventatezza, gli altri quattro bambini, uno a uno, vanno incontro a un'orribile fine all'interno della fabbrica. Anche Charlie, che è pur sempre un bambino, a un certo punto contravviene alle regole imposte da Wonka e per questo rischia di morire. Alla fine, però, lui è l'unico superstite, cui spetterebbe la fornitura a vita di cioccolato. Il nonno Joe reclama il premio ma, inaspettatamente, Wonka si adira, congedandolo in malo modo insieme al nipote. Il nonno, pur essendo un buono, non è del tutto disinteressato e pretende che i patti siano rispettati: per vendicarsi del torto subìto, propone a Charlie di consegnare a Slugworth la caramella segreta, che in precedenza Wonka aveva donato a ciascun bambino in cambio della promessa di non mostrarla mai a nessuno. E' la prova delle prove e Charlie la supera: posa sul tavolo di Wonka la magica caramella e poi si allontana. Solo allora Wonka si rivela per quello che è, un grande Mago che sta cercando un degno successore, qualcuno che sia in grado di occuparsi della fabbrica - ovvero del Regno dei Cieli - con la saggezza innata di un bambino e non come farebbe un adulto. Abbraccia il ragazzino con grande gioia, gridando "Charlie, hai vinto! Hai vinto!" e lascia entrare il signor Slugworth, che in realtà lavora per lui.

Wonka, Charlie e nonno Joe salgono sul Wonka-ascensore, che può andare in ogni direzione. Dei tanti che ne tappezzano le pareti, solo un pulsante non è mai stato premuto: Charlie lo schiaccia e la cabina, come una navicella spaziale, decolla a gran velocità e sfonda il tetto della fabbrica, volando nel cielo, sopra la città...

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