Il Carro (Arcano VII)

Il Carro è l'emblema dell'uomo che vorrebbe “divorare” il mondo percorrendolo in ogni dove ed imprimendogli in maniera imperitura la propria orma. Tuttavia, se ci soffermiamo sui Tarocchi di Marsiglia, notiamo che quella raffigurata nell'Arcano VII è una forma statica, che probabilmente non può muoversi affatto, se non in virtù della rotazione terrestre. Questo aspetto è messo magistralmente in luce da Alejandro Jodorowsky ne “La Via dei Tarocchi”:

«Nella carta sono riconoscibili tre livelli principali: due cavalli, un veicolo e il suo conducente, nel quale potremmo riconoscere un principe dal momento che porta la corona. […] Il veicolo, un quadrato di colore rosa carne, affonda nella terra, sembra quasi che non vada avanti. In realtà, si muove con il movimento del pianeta, il movimento per eccellenza. Trovandosi unito alla Terra, Il Carro non ha bisogno di andare avanti: è uno specchio della rotazione planetaria. Il suo carro potrebbe essere l'Orsa Maggiore, il carro solare di Apollo o quello del cavaliere in cerca del Graal. […] Sul carro rosa carne troviamo una goccia verde al centro del blasone giallo e arancione: in mezzo alla carne peritura, una goccia di eternità, incastonata dalla mente, afferma la propria permanenza. Secondo alcune leggende, fra tutte le cellule del corpo umano, che sono mortali, ne esiste soltanto una in grado di sopravvivere alla nostra morte fisica. Il Carro serba in questa goccia verde la nostra grande speranza di immortalità, la coscienza impersonale inserita nel cuore della materia.

Se si osserva la posizione del personaggio, scopriamo che il suo corpo, la testa e le braccia compongono una figura triangolare all'interno del quadrato del veicolo. Un triangolo nel quadrato: lo spirito nella materia. Il Carro dunque rievoca la ricerca alchemica: materializzazione dello spirito e spiritualizzazione della materia. Sotto questa ottica, si potrebbe dire che il veicolo rappresenti il corpo, i cavalli l'energia e il personaggio lo spirito. Lo scettro color rosa carne nella mano sinistra del principe può significare che domina la vita materiale, oppure che trae il proprio potere dalla sua incarnazione. In ogni caso, agisce senza fare sforzi. Inoltre, non ha bisogno di redini per governare i cavalli. Le dodici stelle che troneggiano su di lui ci indicano che sta lavorando con la forza cosmica. La corona adorna una testa come mozzata, aperta alle influenze della galassia. Eppure, sopra di lui vediamo un velo, a chiudere l'orizzonte del cielo. Sarà La Stella (Arcano XVII) a sollevare quel velo».