La Luna (Arcano XVIII)

Siamo così arrivati al grande archetipo femminile rappresentato dalla Luna. L'energia emanata da questo Arcano è indubbiamente materna e protettiva ma – come ogni uomo sospetta e ogni donna dovrebbe sapere - può rivelarsi anche subdola e ingannatrice, come tutto ciò che avviene nell'oscurità e nelle profondità delle acque uterine. Ciò non significa che il mondo dei sogni e delle emozioni sia pericoloso, bensì che occorre imparare a padroneggiarlo molto bene, in modo da non farsi travolgere dalle illusioni che, inevitabilmente, esso genera. In base alla mia esperienza, ritengo che la simbologia evidenziata da questo Arcano (i due cani che si contendono avidamente il nutrimento offerto dalla Luna) intenda ricordarci che non possiamo piegare le emozioni ai nostri desideri egoistici. Ci troviamo, insomma, di fronte all'ennesima prova iniziatica che il percorso dei Tarocchi ci chiede di affrontare: riusciremo a superarla, approdando finalmente alla terra del Sole (Arcano XIX), soltanto quando impareremo ad unirci nell'amore, anziché nell'utilitarismo narcisistico.

Sul sito www.sentieriniziatici.it viene appunto sottolineato il valore iniziatico dell'Arcano XVIII:

«Esiste una carta il cui insieme raffigura il compimento dell’operazione magica. Parliamo del diciottesimo Arcano Maggiore dei Tarocchi: La Luna. Questa carta rappresenta la vita segreta della mente. E con un velato simbolismo sessuale richiama la penetrazione dell’Iniziato nell’ignoto.

Al riflesso della luce lunare si muovono creature notturne, illusioni ed incubi.
Il cane e il lupo, che vengono richiamati dal potere dell’astro notturno, rappresentano gli istinti dell’uomo. Questi animali sono abituati a vivere con l’uomo, ma sotto l’influenza delle energie lunari possono diventare pericolosi.

Il granchio, nascosto sotto la superficie dell’acqua, rappresenta la costellazione del Cancro. Questa costellazione domina il silenzio, gli influssi nascosti e le forze invisibili. Il granchio, da parte sua, è richiamato dalla luce lunare e le acque da cui emerge sono quelle della Genesi, ovvero l’abisso, l’umido radicale, il caos da cui tutto ebbe origine.

Nel suo complesso, questa carta simboleggia le prove a cui viene sottoposto il mago durante la sua pratica. La discesa agli Inferi gli consentirà di dissolvere del tutto i suoi automatismi mentali e di esercitare così il suo dominio sugli elementi. Ma si tratta di un percorso estremamente pericoloso, pieno di insidie, in cui esistono due alternative soltanto: trovare tesori di inestimabile valore oppure perdere la ragione».