Sapienza esoterica dei Tarocchi (parte terza)

Il tema dei contenuti occulti all'interno dei Tarocchi è affrontato dal maestro di occultismo Alistar nel libro «Tecniche iniziatiche nei Tarocchi». Riporterò nel blog, in maniera molto sintetica, alcune informazioni tratte dal libro, con particolare riferimento agli insegnamenti contenuti nelle opere dello scrittore peruviano Carlos Castaneda.


IX – L'Eremita

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In questa carta è molto evidente il riferimento al risveglio della Kundalini: nei Tarocchi di Marsiglia, infatti, l'Eremita è dotato di un bastone dalla forma sinuosa, simile a quella di un serpente; similmente, nei Tarocchi di Oswald Wirth, l'estremità inferiore del bastone sfiora un serpente attorcigliato. Il Bastone è uno strumento magico che rappresenta la Volontà, una forza o fluido eterico corrispondente a quello che alcuni occultisti chiamano “Vril”. Quando il Vril raggiunge il punto critico di accumulo, si ha il Risveglio o Illuminazione. L'Eremita è di certo una creatura silenziosa: il Silenzio accumulato interiormente è infatti un potente strumento che permette al Vril di concentrarsi alla base della spina dorsale, e poi di innalzarsi esplodendo come un bengala e attivando tutti i centri psichici dell'Essere.
Questo arcano viene associato alla costellazione della Vergine. L'ammasso della Vergine rappresenta un'Isola Universo e un Luogo di Potere di alta Consapevolezza Stellare.

Riferimenti castanediani. Anche nel sistema castanediano, questa è la carta del Potere del Silenzio: in altri termini, “il non fare del pensare”. Fermare il mondo! Interrompere il dialogo interno, per Vedere!
Esistono varie tecniche per indurre il Silenzio interiore e favorire conseguentemente l'accumulo di Potere occulto. “Respirare il Silenzio” è una tecnica che esorta lo sperimentatore a concentrarsi sull'ascolto dei rumori esterni, distogliendo l'attenzione dal dialogo interiore: quest'ultimo viene così progressivamente ridotto, fino a scomparire con il proseguire della pratica. Una volta raggiunto uno stato di sufficiente silenzio interiore, bisogna immaginare di inspirare, assieme all'aria, lo stato di quiete sopraggiunto. Anche il fastidioso passaggio di un treno o di un aereo diventerà ininfluente, se ci si concentrerà sui suoni senza opporre resistenza con il proprio dialogo interiore.  


X – La Ruota della Fortuna

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Quello della Ruota è un archetipo molto importante, perchè fa riferimento al tempo, ai cicli, alle epoche. Si riferisce anche alle rotazioni e rivoluzioni terrestri, lunari e solari e, a livello cosmico, a quelle planetarie, stellari e galattiche. Si ricollega anche alla Ruota del Samsara, ovvero ai cicli di nascita, vita, morte, rinascita e liberazione finale. Il carattere espansivo di questa carta ha determinato la sua associazione con Giove, il più grande pianeta del Sistema Solare.

Il concetto di ciclicità insito in questa lama è correlato però anche al pensiero circolare, ovvero al dialogo interiore che rende inevitabilmente prigionieri dei propri pensieri ricorrenti. La tecnica del Pensiero Positivo permette non solo di proteggere e rinvigorire la mente, ma anche di concentrare l'Energia Vitale, creando un magnetismo oggi conosciuto come Legge d'Attrazione. Questa pratica consiste nell'effettuare delle inspirazioni in stato di rilassamento, a occhi chiusi. Insieme all'aria (che è compenetrata dal Prana o Energia Vitale), si dovrà immaginare di inspirare anche un'affermazione positiva, come ad esempio: “Sto bene!”, “La fortuna è con me”, “Attiro a me la felicità!”, “Attiro le persone giuste”, “Volgo su di me gli occhi di chi conta”, “Sono ricco!”. Quando si espira si rilascia solo l'aria, svuotata del Prana che si è depositato nel corpo, e non si pensa a nulla. L'esercizio deve durare almeno 10 minuti e lo si può ripetere anche più volte al giorno, per vari giorni.  

Riferimenti castanediani. Diventare Inaccessibili è uno degli insegnamenti trasmessi da Castaneda: si tratta di costruire modalità energetiche e comportamentali che impediscano di essere disturbati da individui o influenze esterne sgradite. I Cerchi Sciamanici di Medicina hanno appunto questo ruolo protettivo, ma al tempo stesso possono propiziare varie forme di attrazione, accrescimento, espansione.
Nel sistema castanediano, questa carta indica anche gli Alleati o Aiutanti Magici che, nella magia medievale occidentale, presero il nome di Magistelli o Spiriti Familiari.


XI – La Forza

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Probabilmente questa carta si riferiva in origine all'operazione di fusione di metalli e minerali grazie all'azione di solventi forti come l'olio di vetriolo, l'acqua muriatica, l'acqua forte o l'acqua regia stessa: infatti il Leone corrisponde all'Oro, che non è attaccabile dai consueti acidi. Quindi questa carta indica, in generale, la Grande Forza Universale, il Potere Magico. Più nello specifico, essa è in relazione con i Misteri dell'Energia Femminile, la quale si tramuta e si manifesta come Calore Maschile: si realizza così l'amalgama degli opposti, ovvero la formula che permette di tornare ad essere tutt'uno con l'Universo. Questo concetto è evidenziato dal cappello a forma di “lemniscata” (ovvero il simbolo dell'Infinito) nella carta dei Tarocchi marsigliesi.

Riferimenti castanediani. Questa carta è in relazione con le Battaglie di Potere. Il Potere personale dipende dall'Impeccabilità dei pensieri, degli atteggiamenti, delle azioni, delle decisioni: questi, quando sono improntati alla perfezione, determinano un aumento di Potere, altrimenti provocano una dispersione di energia. Per vincere le Battaglie di Potere quotidiane occorre prima di tutto comprendere ciò che procura vantaggi e ciò che invece arreca degli svantaggi; ogni passo compiuto dall'individuo che aspira a diventare Guerriero dovrà quindi dirigersi verso ciò che procura vantaggi e benessere, sia in senso spirituale che materiale.


XII - L'Appeso

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Nella carta dei Tarocchi marsigliesi troviamo il numero Dodici nei piccioli che emergono dai due tronchi laterali del patibolo. E' un numero che ricorre molto spesso in ambito esoterico: ricordiamo ad esempio il numero degli Apostoli e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, i Segni dello Zodiaco ecc.

A livello esoterico, questo arcano fa riferimento al karma derivante dalle azioni passate, e indica la necessità di recuperare le memorie di ciò che si è vissuto, per poter comprendere quale direzione sarebbe più opportuno seguire nel presente. Proprio la difficoltà che spesso si riscontra nell'individuare e comprendere il percorso che si sta seguendo a livello karmico, ha determinato l'associazione di questo arcano con il pianeta Nettuno, il “gigante gelido” invisibile a occhio nudo dalla Terra.

Il ricordo delle vite precedenti, in particolare, riguarda la Memoria Magica. Nell'Etere Cosmico, elemento che è presente anche dentro di noi, vi è una particolare energia capace di registrare ogni evento: è ciò che oggi conosciamo come “Cronache o Memorie dell'Akasha”. Connettendosi con questa frequenza, è possibile ritrovare almeno alcuni frammenti delle proprie vite passate. Un esercizio preparatorio consiste nell'allenare la mente a lavorare in senso inverso, ad esempio pronunciando parole al contrario o camminando all'indietro, ma anche concedendosi momenti in cui si cerca di ricordare il proprio passato andando sempre più indietro nel tempo. Questa pratica favorisce l'emergere di memorie relative a esperienze prenatali, grazie a dei flash che possono sopraggiungere in stato di veglia, oppure durante la meditazione o nei sogni notturni.

Riferimenti castanediani. Questa carta si riferisce alla perdita di presunzione e di importanza personale, un processo necessario per ogni aspirante Guerriero. L'ego o maschera (ombra junghiana) consuma incredibili quantità di energia vitale, la quale poi si disperde al momento del decesso; se tale energia viene invece incanalata in un percorso iniziatico, a un certo punto diverrà possibile accedere alle Realtà Separate. Gesù affermava che il suo Regno non era di questo mondo: con ciò intendeva che si può continuare a vivere in altre dimensioni per dirigersi verso il Regno Divino, dove la morte cessa di esistere. Questo Regno o Dimensione viene descritto dallo sciamano don Juan come la Terza Attenzione.

(segue)