Sfilata di Corte – Cavaliere di Spade, il pensiero che supera se stesso

Cavaliere di SpadeJPG

Come tutti i cavalieri dei Tarocchi, anche il Cavaliere di Spade rappresenta un grande apporto di energia: si tratta di un'energia sublime, fresca e luminosa, che può provenire dal centro del nostro essere, come pure da una persona che entra in relazione con noi oppure da una situazione vivificante che ci viene incontro nel corso della nostra esistenza. All'interno di ciascun seme, infatti, la figura del cavaliere rappresenta colui (o colei) che, dopo una lunga pratica, è finalmente riuscito a metabolizzare le esperienze vissute e a sublimarne le energie coinvolte: ci troviamo di fronte, quindi, a un essere dotato di grande saggezza ed integrità, qualità che in lui (o in lei) si sono sviluppate grazie all'esperienza acquisita nel tempo. Il cavaliere di ogni seme, giunto alla fine di un ciclo, è dunque pronto a spiccare un grande salto che gli permetterà di oltrepassare i confini della propria realtà e di approdare nel territorio dominato dal seme successivo, dove potrà comunicare e condividere ciò che ha imparato fino a quel momento.

Il Cavaliere di Spade, in particolare, costituisce l'anello di congiunzione tra il piano mentale e quello emozionale (quest'ultimo simboleggiato dal seme di Coppe): infatti l'esperienza intellettuale, essenzialmente solitaria ed egoistica, trova la sua sublimazione soltanto nell'incontro con l'altro, che inizialmente avviene a livello mentale ma, in seguito, si approfondisce addentrandosi decisamente nel regno delle emozioni e dei sentimenti. Dunque, che tipo di persona, di energia o di esperienza si mostra ai nostri occhi attraverso il Cavaliere di Spade? Quando questo arcano sta ad indicare una tipologia caratteriale, rappresenterà una persona coraggiosa, tenace, idealista, portata a difendere a spada tratta quella che ritiene essere una giusta causa. Determinazione, sangue freddo e mente lucida sono tipici attributi di questo soggetto ma, a differenza di ciò che avviene per il Re dello stesso seme, si accompagnano sempre ad un forte idealismo e, non di rado, a un'attitudine alla gentilezza amorevole e all'empatia nei confronti del prossimo: il Cavaliere di Spade, insomma, è una figura per la quale i rapporti umani rivestono sempre una fondamentale importanza; egli usa la spada non per sezionare e dividere ma, al contrario, per unire mondi differenti, come se essa fosse il prolungamento della sua mano. Secondo Alejandro Jodorowsky, egli potrebbe infatti presentarsi con queste parole: 

«Sull'elmo porto una sorta di aureola gialla, simbolo di santità. Con la spada rossa che assomiglia a una lancia e il cavallo agile sono il portatore della vita. Che cosa trafiggerò con la mia spada? Il cuore degli altri. Il Verbo diventa amore. Ho sacrificato il mio desiderio di essere per entrare nella sacra abnegazione».

Un altro aspetto caratterizzante di questa figura è la creatività: il Cavaliere di Spade predilige l'utilizzo creativo della mente, piuttosto che quello squisitamente freddo e razionalistico tipico del Re dello stesso seme. Potrebbe essere, quindi, un grande romanziere o regista, un autore di canzoni, di testi teatrali, di programmi televisivi. Quando esce per manifestare un apporto di energia che sta per investire il consultante, questo arcano può, infatti, rappresentare non soltanto una forte spinta idealistica, ma anche una grande ispirazione. In una lettura che ho fatto per un amico che ha la fortuna di svolgere un lavoro creativo, il Cavaliere di Spade si accompagnava all'Arcano VIIII, L'Eremita: ciò evidenziava il fatto che, spesso, è nella riflessione e nella ricerca solitaria, se non addirittura nelle situazioni di aperta crisi esistenziale, che l'ispirazione può farsi incondizionatamente strada dentro di noi; in altre parole, l'energia rappresentata da questo cavaliere si manifesta allorchè togliamo la parola alla nostra mente egoica, la quale pensa di poter controllare e gestire autonomamente qualunque situazione, e ci concediamo la possibilità di connetterci con la Mente Universale, l'unica realmente in grado di guidare i nostri passi nel mondo. Il Cavaliere di Spade, quindi, è un essere che ha imparato a utilizzare la mente nella maniera corretta, ovvero a non identificarsi con essa. In questo senso, potrebbe rappresentare il “cercatore lungo il cammino”, che pratica la meditazione e forse anche il digiuno: mi ricorda molto la figura del monaco guerriero...

Guerriero, sì, perchè è estremamente tenace e coraggioso nel difendere, con azioni forti e concrete, la propria verità interiore, indipendentemente da quanto difficili siano le circostanze. Può essere un individuo che sta lottando per raggiungere un importante obiettivo esistenziale, e che sarebbe disposto a mettersi contro il mondo intero, se ciò fosse necessario per arrivare al traguardo. Francesco Guarino, giovane ricercatore spirituale che sta ottenendo grande successo come tarologo, divulgatore e scrittore, nel libro “Tarocchi tra ragione e intuizione” racconta come in lui, a un certo punto della sua vita, si sia fatto strada il desiderio di trasformare la sua passione per i Tarocchi in una vera e propria professione, e come abbia dovuto resistere allo scetticismo, all'ironia e forse anche alla riprovazione di tutti coloro che aveva intorno, pur di riuscire a realizzare il suo sogno...

La figura del Cavaliere di Spade non è mai davvero negativa: la cosa peggiore che possa capitargli è quella di arrendersi alle circostanze, rinunciando a perseguire il suo Sogno.