Il Sole (Arcano XIX)

Finalmente, dopo tanto camminare, lavorare, gioire e soffrire, sul sentiero dei Tarocchi sorge il Sole, che rappresenta la costruzione nell'Amore.

La simbologia di questo Arcano è descritta in maniera significativa da Oswald Wirth (1860-1943) nella sua opera sui Tarocchi. Ricordo che Wirth ha rielaborato i 22 Arcani Maggiori combinando varie discipline esoteriche; la descrizione dell'Arcano XIX che l'autore propone si riferisce, pertanto, alla carta da lui stesso realizzata:

«Quando gli uomini saranno ragionevoli, quando la luce redentrice del Sole degli spiriti li avrà liberati dai loro errori, allora essi ritroveranno il Paradiso: non quello dell'innocente abbandono primitivo, ma l'Eden operoso della vera civiltà, dove regnerà la pace totale della collaborazione, che allevierà tutti i nostri compiti.

Questo ideale non verrà raggiunto da un momento all'altro, grazie ad un miracolo. La sua realizzazione dovrà essere intrapresa dapprima individualmente: ognuno di noi deve incominciare a rigenerare se stesso, prima di pensare ad ogni rigenerazione generale. Fino a quando le pietre non sono perfettamente squadrate, non è possibile costruire un muro solido. […] Gli eletti, rappresentati dai Figli del Sole, possono fraternizzare soltanto al riparo di una cinta muraria composta, secondo l'Arcano XIX, da due corsi mediani azzurri che uniscono altri tre corsi le cui pietre sono alternativamente rosse e gialle. Questi colori attribuiscono la coesione sociale all'idealità del sentimento (azzurro), alla religione costruttiva che si traduce in morale pratica, applicata agli atti della vita. Spetta al sentimento conciliare l'antagonismo del rosso e del giallo, placando i conflitti dell'energia attiva (lavoro: rosso) e del sapere acquisito o delle ricchezze accumulate (capitale: giallo). […]

Auguriamoci che i Tarocchi possano ricondurre alla Saggezza coloro che aspirano ad un'età dell'oro conquistata con la violenza! Gli odi ciechi nutriti dai fanatici della lotta di classe non possono che aggravare la miseria umana. Soltanto lo spirito solare d'intelligenza e di fraternità realizzerà la felicità terrena attraverso la collaborazione armonica degli antagonismi sociali, conciliati con il discernimento della comprensione reciproca. Ma gli argomenti che si rivolgono esclusivamente all'intelligenza non hanno il dono di commuovere le anime per accostarle fino alla fusione. Ciò che lega è religioso, e parte dal cuore assai più che dal cervello: ecco spiegata l'importanza dei corsi azzurri nel bastione della civiltà. Questi corsi ricordano la religione del Sole professata dai saggi che, non contenti di essere illuminati freddamente, si compenetrano di calore generoso, stimolatore di atti dalla costante bellezza morale. […]

Il Sole arricchisce spiritualmente i suoi figli. L'oro che riversa con prodigalità su di loro non è il metallo che tenta gli avari, è l'oro filosofico dei veri discepoli di Ermete. Questi iniziati non si fanno alcuna illusione sui valori delle cose e possiedono tutto poiché non bramano nulla: desiderano soltanto ciò che è loro necessario per compiere la loro missione, e sotto questo aspetto ricevono più di quanto pensino di poter richiedere. La più grande ricchezza è, d'altra parte, quella del cuore: amando tutti gli esseri, si sentono amati da ciò che li circonda. Tutto si abbellisce, per loro, e sono felici sulla Terra».