Arcano XVII: La Stella... o la linea di San Michele

La Stella, Arcano XVII, rappresenta la dedizione, benedetta dal Cielo, nei confronti della Terra e di tutti gli esseri che la popolano. La figura della donna inginocchiata sull'argine di un fiume trasmette però anche un'idea di “territorialità”: la protagonista della carta, cioè, non persegue la propria missione in maniera “generalista” ma, al contrario, si pone al servizio di un luogo ben determinato, basandosi su un preciso punto d'appoggio. Proprio riflettendo su questo specifico particolare, mi è sembrato coerente associare all'Arcano XVII la descrizione della misteriosa “Linea di San Michele”, lungo la quale sono stati edificati importanti monumenti dedicati all'Arcangelo Guerriero. Riporto qui le parole del giovanissimo filosofo e ricercatore spirituale Piero Ragone, che affronta tale argomento nel libro “Dominion – le origini aliene del potere”:

«Le Ley Lines, note anche come Sentieri o Vene del Drago, sono linee rette immaginarie di notevole lunghezza che collegano luoghi di culto distanti tra loro centinaia e, in alcuni casi, migliaia di chilometri. Nel 1870, lo studioso William Henry Black dimostrò che l’ubicazione della maggior parte dei siti religiosi costruiti in Europa nell’antichità era funzionale al progetto di tracciare il fitto reticolo di linee che avvolge il continente. Nel 1921, l’archeologo britannico Alfred Watkins, che coniò l’espressione Ley Lines, scoprì che molte meraviglie del passato come Stonehenge, il Tempio di Salomone e le piramidi di Giza, erano state edificate in corrispondenza dei punti d’intersezione delle linee, chiamati nodi di energia, dove si registra un’intensa attività magnetica che, secondo alcuni, favorisce la crescita spirituale dell’Uomo.

Una delle Ley Lines più note ed estese (oltre 4300 chilometri) unisce i principali centri di devozione eretti in onore dell’Arcangelo Michele, da un convento arroccato su una sperduta isola al largo dell’Irlanda ad un monastero sul Monte Carmelo, in Israele, tagliando trasversalmente l’Europa e il Mar Mediterraneo da nord ovest a sud est. La leggenda narra che la linea fu tracciata dallo stesso Michele con un colpo di spada durante la lotta contro il drago descritta nell’Apocalisse; i luoghi di culto dedicati all’Arcangelo sorsero in seguito lungo il solco lasciato dal fendente.

I principali santuari che compongono la Via dell’Angelo sono:

1) Skellig Michael (“Roccia di Michele”), un inaccessibile monastero costruito nel 588 d.C. sulla cima più elevata di uno spoglio isolotto, 17 km ad est dalla costa irlandese;
2) Saint Michael’s Mount in Cornovaglia, Inghilterra;
3) l’isola tidale di Mont Saint-Michel nella Bassa Normandia, Francia;
4) la Sacra di San Michele in Val di Susa, Italia;
5) l’Eremo di San Michele (o Spelonca di San Michele) di Coli, in provincia di Piacenza, Italia;
6) Monte Sant’Angelo sul Promontorio del Gargano, Italia;
7) Monastero di San Michele Arcangelo sull’Isola di Symi, in Grecia, in prossimità della costa turca;
8) Monastero di Stella Maris sul Monte Carmelo presso Haifa, Israele.

Linea di San Michelepng

Cosa indusse i popoli europei dell’Alto Medioevo ad identificare questa antichissima linea energetica con l’Arcangelo Guerriero? […] Nel ruolo di difensore del genere umano e della fede, Michele è considerato lo strenuo baluardo che, sin dalla Creazione, protegge l’Uomo dall’ingerenza del Male. […] I suoi tratti iconografici sottolineano lo status di angelo-guerriero: solitamente ritratto come un uomo dall’aspetto regale, dotato di ali, indossa un’armatura finemente intarsiata, con la mano destra impugna una spada (o, in alcuni casi, una lancia) e con la sinistra imbraccia uno scudo (o sorregge una bilancia, simbolo di equità e giustizia); il piede sinistro schiaccia la testa o il collo di un drago, rappresentazione del Male. […] Il calendario liturgico cattolico celebra San Michele il 29 settembre, giorno in cui si registrano alcune delle più note apparizioni dell’Arcangelo nei luoghi in cui furono eretti santuari per il suo culto. Quando la religione cristiana si diffuse in Europa, la Chiesa sostituì progressivamente le antiche divinità pagane con i protagonisti della nuova fede, individuando le caratteristiche comuni che avrebbero agevolato l’assimilazione: Longobardi e Normanni riconobbero nell’Arcangelo Michele gli stessi tratti peculiari di Odino, fiero dio nordico delle battaglie, mentre in Grecia si riscontrarono affinità con Apollo, dio del Sole e della Giustizia, il protettore dell’Umanità che aveva affrontato e vinto il drago Pitone, figlio di Gea, dea della Terra. Apollo era noto anche presso gli Iperborei, leggendario popolo che, secondo gli antichi Greci, dimorava nelle terre all’estremo nord del mondo. Il mito narra che visitò l’Iperborea subito dopo la nascita e, secondo lo storico Diodoro Siculo, era solito recarsi nell’isola ogni 19 anni viaggiando su un carro trainato da cigni e muovendosi nella stessa direzione sud est-nord ovest tracciata dalla Linea dell’Arcangelo. In virtù dell’identificazione di San Michele con Apollo, la Ley Line è anche nota come Asse Apollo-San Michele».

Quello relativo alla Linea di San Michele è solo uno dei tanti argomenti toccati da “Dominion – le origini aliene del potere”, il cui tema portante gravita realmente intorno alle Stelle: nel testo si ipotizza, infatti, il coinvolgimento di esseri di provenienza extraterrestre nella storia e nell'evoluzione dell'umanità. Secondo l'autore, un ruolo di primo piano sarebbe stato ricoperto, in particolare, dal dio della Bibbia, Jahvè (emissario di Sirio) e dagli antichi dei mesopotamici (provenienti da Aldebaran). Di solito sono molto scettica e non mi appassiono di fronte a narrazioni di questo genere, perchè le ritengo estremamente irrealistiche e tese a confermare ad ogni costo le tesi sostenute dai rispettivi autori... nient'altro che romanzi di fantascienza, insomma. In questo caso, però, è stata una viva intuizione a suggerirmi l'attendibilità delle argomentazioni di Piero Ragone. Non sono in grado di specificare meglio i motivi del mio apprezzamento nei confronti di questo giovane e sorprendente autore, posso soltanto invitarvi ad avere fiducia in me... o, se preferite, nelle Stelle!

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