«E'
tempo di riconoscere che il passato è andato, e qualsiasi sforzo di
ripeterlo è un modo sicuro per restare bloccati in vecchi progetti
che avresti già superato se non fossi stato così impegnato ad
aggrapparti a ciò che hai già vissuto. Fai un respiro profondo,
metti giù la scatola dei ricordi, legala con un nastro elegante se
proprio vuoi, e dille addio per sempre.
La vita scorre di fianco a
te, e sei in pericolo: potresti diventare un fossile prima del tempo!»
«E' bene ricordare che il passato non esiste più e che aggrapparsi a ciò che è stato significa aggrapparsi a una cosa morta. E' un atteggiamento molto pericoloso perchè ostacola e impedisce la tua vita nel presente, e lo farà anche per il futuro. Occorre continuare incessantemente a liberarsi del proprio passato, ormai morto. Questa è una delle leggi fondamentali della vita: continuare in ogni momento a rinnovare se stessi; morire al passato e rinascere costantemente. Quello che è stato, è stato. Non guardare indietro:
guardarsi alle spalle non è un buon segno.
I bambini piccoli non guardano mai alle cose passate: guardano sempre davanti a sé. Non hanno un passato, ma soltanto un futuro. I vecchi non guardano mai al futuro perchè nel loro futuro c'è soltanto la morte, e vogliono evitarla; non ne vogliono nemmeno parlare. Guardano sempre indietro, ricamano sui loro ricordi, li fanno apparire meravigliosi. Mentre li stavano vivendo non sembravano così interessanti, ma ora il futuro è oscuro, è necessaria un po' di consolazione e i vecchi trovano consolazione
soltanto nel passato.
Una persona che vive nel presente, che non si preoccupa del passato o del futuro, è fresca, giovane; non è né un bambino né un vecchio. Ed è possibile restare giovani fino all'ultimo respiro: il corpo può essere vecchio, ma la consapevolezza resta fresca, proprio come una brezza,
frizzante, fragrante nel primo sole mattutino...»
Immagini
e testi tratti da:
Osho - “I Tarocchi nello spirito dello Zen” - Edizioni Lo Scarabeo - 2011