E se gli arcani avessero voce? Venite a sentire l'Eremita, la Ruota, la Forza e l'Appeso!

Che cosa ci racconterebbero gli arcani maggiori dei Tarocchi se soltanto potessero parlare? Ho provato a scoprirlo immergendomi nel loro mondo di carta, allo stesso modo in cui Mary Poppins si sarebbe tuffata in un dipinto per poterne fare un'esperienza tridimensionale. Non ho messo da parte le mie conoscenze teoriche sui Tarocchi, ma mi sono lasciata guidare soprattutto dall'istinto, talvolta persino dall'emotività del momento. Ecco allora che cosa “mi hanno detto” l'Eremita, la Ruota di Fortuna, la Forza e l'Appeso.


Dice l'Eremita (arcano IX):

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«Mi considerano un Vecchio Saggio. In effetti, non si può dire che io sia giovane: tanta è la strada che ho percorso per arrivare fin qui, incommensurabile è l'esperienza che ho accumulato durante il mio pellegrinaggio verso l'Ignoto... Qualcosa, strada facendo, mi ha fatto comprendere che era ormai giunto per me il momento di fermarmi e di voltarmi indietro, puntando lo sguardo dritto verso il mio lungo passato, per rivedere il mio vissuto, riconsiderare le mie scelte, fare il punto della situazione. E' infatti calato il buio sulla mia esistenza, non è questo il momento di proseguire il cammino, almeno fino a quando non riuscirò a scoprire che cosa ancora mi manca per approdare finalmente alla soglia dell'autentica Saggezza: la mia lampada mi aiuta a fare luce in questa grande oscurità, non potrei sopravvivere senza questo Faro che Dio mi ha donato. La mia veste è blu come il cielo notturno, un cielo protettivo ma al contempo spaventoso, che pervade ormai tutta la mia esistenza, anzi tutta la mia Essenza... Mi sento solo, a tratti anche spaventato, ferito, abbandonato, talvolta persino tradito da quel Destino che, quando ero giovane, ero convinto mi avrebbe protetto per sempre. Giorno dopo giorno le forze mi abbandonano; le mie vesti sono calde, ma al contempo pesanti, e stanno ormai iniziando a gravare sul mio corpo, alla stregua di un sudario: è forse quello nell'Oltretomba il solo viaggio che posso ormai sperare di intraprendere? Il pessimismo si sta impossessando di me, mi sento sempre più in crisi, ma nel profondo sento che Dio non mi ha mai abbandonato, né mai lo farà. Il bastone che mi sostiene, e che rappresenta la mia energia, in realtà è vivo più che mai, sinuoso come un serpente che può animarsi in ogni momento io voglia, quasi un magico amuleto in grado di assecondare ogni mia richiesta, di rispondere ad ogni mio comando. Devo farmi forza, dunque! Sono certo che, se riuscirò a rimettermi in contatto con il mio più profondo Sè, la Notte Oscura in cui ora mi dibatto si schiarirà, e potrò finalmente rimettermi in cammino... e allora, anche se la mia meta continuerà ad essere ignota, i miei passi saranno sicuri, perchè l'Amore in me sarà più grande di ogni paura, la Fiducia più forte di qualsiasi dubbio. Rendo grazie all'Infinita Bontà e Intelligenza del Tutto, e alla Luce della mia lanterna interiore, che mi accompagnerà fino alla fine del mio viaggio.»




Dice la Ruota di Fortuna (arcano X):

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«Sono la Ruota del Tempo e del Destino. Nessun essere umano che abbia la ventura di incarnarsi sulla Terra può sfuggire al mio eterno ruotare. Anche tu, che ora sei qui a parlare con me, stai girando sulla mia giostra proprio in questo istante... Non avertene a male, dunque, se ti costringo a vedere che la tua idea (e presunzione) di libertà non è che un'illusione! Io ti metto di fronte alla tua fragilità, alla tua caducità. Non solo tu, naturalmente, bensì tutto ciò che esiste è impermanente: soltanto lo Spirito esiste da sempre e per sempre! Ciò che oggi nasce domani morirà; ciò che ora è in auge, tra meno di un istante potrebbe cadere o essere gettato nella polvere. Non c'è nulla di sbagliato in questo, tutto è perfetto così com'è, e a te viene chiesto di accettare questa realtà. Solo quando la tua anima sarà davvero libera, potrai scendere per sempre dalla Ruota... ma quell'ora è ancora ben lungi dallo scoccare! Nel frattempo, ti sembrerà a volte di girare a vuoto, di ripetere sempre gli stessi errori, di imbatterti spesso in circostanze magari diverse nella forma ma molto simili nella sostanza. In effetti non è un gioco avere a che fare con il mio moto perpetuo, anche se il mio aspetto di buffo marchingegno potrebbe farti un po' sorridere. Il mio perenne ruotare potrà forse apparire macchinoso, ripetitivo e ridondante agli animaletti che vedi qui aggrappati a me. Sembrerà loro che il vento non possa mai davvero cambiar direzione. L'inerzia che mi viene imputata, però, non è che apparenza! In realtà, tutto scorre ed eternamente muta, nulla è mai fermo nell'Universo: questo è il significato del mio curioso galleggiare sull'acqua... alla mia base si agitano infatti le acque impetuose dell'Oceano dell'Eternità. Se vorrai scendere per sempre dalla Ruota e tuffarti nell'Infinito, dovrai risolvere l'indovinello della Sfinge, la creatura alata che troneggia sulla mia sommità. Non provare a barare, niente e nessuno ti suggerirà la risposta... o meglio, niente che non provenga dal tuo cuore, perchè l'indovinello della Sfinge ha a che fare con l'Amore!»  



Dice la Forza (arcano XI):

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«Non sono una donna, sono un principio, un ideale, una virtù. Esisto da sempre nel panorama umano, ma col trascorrere dei secoli ho saputo modificare il mio significato, adeguandolo al mutare dei costumi... ed anche la mia grande capacità di adattamento è Forza allo stato puro! In me puoi vedere la forza morale, la resistenza, il coraggio, ma anche la capacità di seguire l'istinto, e di comunicare dal profondo del proprio animale interiore. Tuffandoti nella mia Essenza scoprirai che anche tu, come me, sei capace di co-creare con il Divino... So che cos'è l'autocontrollo, ma non per questo mi è estranea la passione. Non pensare che io sia fredda: semplicemente, rifuggo ogni eccesso, andando alla ricerca del giusto equilibrio tra gli opposti. Il Fuoco, in effetti, è il mio elemento primario, come testimonia il leone che sta ai miei piedi. Il Fuoco è energia, vitalità, calore, creatività, sessualità... ma un eccesso di Fuoco, si sa, può bruciare: devo essere dunque Io a dominare l'aggressività del leone (non sia mai l'animale a prevalere su di Me!), ed è questo il motivo per cui cerco costantemente di ammansirlo, tenendolo gentilmente ma fermamente per le fauci. Io sono Colei che ti insegna a domare la tua Energia per poterla incanalare nella direzione più opportuna: impara a controllare il tuo ardore, e avrai il mondo intero ai tuoi piedi! Il mio sguardo è totalmente proiettato verso il futuro, perchè vorrei che le mie creazioni potessero durare per sempre... se non sul piano fisico, almeno nel ricordo di tutte le generazioni a venire. Da questo punto di vista non mi pongo limiti: il mio solo orizzonte è l'Eternità, l'unico confine possibile l'Infinito...»    



Dice l'Appeso (arcano XII):

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«Riesco a vederti abbastanza bene, nonostante la prospettiva da cui ti guardo non sia certo delle più felici! Ti chiederai che cosa abbia combinato per finire appeso a testa in giù... Be', confesso di non averlo capito io per primo. Può darsi che abbia sbagliato qualcosa – te lo concedo! - ma voglio che il mondo sappia che non mi sento colpevole di nulla: se errore c'è stato, è occorso in buona fede. A volte mi sento vittima di una ingiusta punizione, ma forse sono io che non riesco a mettere bene a fuoco la realtà. Comunque stiano le cose, qualcuno o qualcosa ha deciso che dovessi fermarmi per un po' a riflettere sulla mia piccola vita... o forse sui Massimi Sistemi, chi lo sa? A tratti cedo allo sconforto, sentendomi un po' come il Figlio Rinnegato dell'Universo. Penso e ripenso, ma ancora non capisco che cosa ci si aspetti da me. Certo, so di non essere perfetto: anch'io ho i miei difetti, le mie debolezze. Anch'io ho dei segreti... Ti sarai chiesto, ad esempio, che cosa vi sia nelle mie mani, che tengo chiuse dietro la schiena: forse è proprio questo il problema, poiché io stesso paradossalmente ignoro ciò che pure impugno con mano così salda. E' possibile che proprio questa ignoranza di me stesso mi abbia inferto la condanna che ora sto scontando? Devo ancora riflettere sulla mia condizione, ma all'improvviso essa non mi appare più così intollerabile... In fondo, so di possedere una straordinaria forza interiore: grazie ad essa sono in grado di affrontare qualunque sfida, anche quella di un mondo che ora mi appare proprio rovesciato! Ho fiducia nel fatto che prima o poi questo supplizio finirà, e ogni cosa ritornerà al suo posto. Ti assicuro che non ho paura: guarda infatti il mio volto, non vedi quanto è sereno e disteso? Anzi, se mi vieni più vicino, scoprirai che sto facendo l'occhiolino!»  



(le interviste continuano...)

N.B.: gli arcani raffigurati in questa pagina sono reperibili in forma digitale, scaricando l'app “Nuovi Tarocchi di Marsiglia” di Paolo Rossini.