I 22 Arcani Maggiori come via iniziatica (parte sesta)

Il sentiero percorso dal Matto è costituito da due serie di dieci tappe ciascuna: si va dall'arcano I al X, per poi procedere dall'XI al XX. Arrivato in fondo al sentiero, il Matto si ricongiunge con il Mondo, ovvero con l'arcano XXI, che rappresenta l'Assoluto. La prima decina di arcani raffigura personaggi comuni, i quali compiono le loro azioni come se si stessero rivolgendo idealmente ad un principo superiore e celeste (notare ad esempio il libro aperto sulle ginocchia della Papessa, le stelle dipinte sul baldacchino del Carro, la spada della Giustizia che punta verso l'alto, la lanterna che fa luce all'Eremita). La seconda decina è invece composta da personaggi mitologici, simbolici, archetipici. A differenza dei primi, questi ultimi compiono le loro azioni volgendosi verso il basso, cioè verso il piano terrestre (l'Appeso sfiora il terreno con il capo, l'Arcano Senza Nome semina la nera terra con teste e arti mozzati, una scarpetta spunta sotto la veste di Temperanza, il Diavolo poggia su uno stretto piedistallo, e così via). Gli Arcani Maggiori inscenano dunque la compenetrazione tra il Cielo e la Terra, e ci ricordano che l'iniziato deve saper realizzare la materializzazione dello Spirito e la spiritualizzazione della Materia.


La Luna (arcano XVIII)

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Questo arcano è un invito a risvegliare il principio femminile presente sia nelle donne che negli uomini. La Luna è infatti un simbolo ancestrale al quale sono collegate molteplici qualità femminili come la ricettività, l'intuito, il prendersi cura, il mistero, l'occulto. Con questa carta ci immergiamo in un mondo archetipico molto profondo: la Luna è infatti raffigurata con il volto di una donna matura, specchio di un'antica saggezza ormai interiorizzata. Viene rappresento qui non solo il mondo delle emozioni, ma anche il mistero e l'ambiguità del potere femminile: è necessario confrontarsi con entrambi gli aspetti, che attengono al mondo dell'inconscio e della dualità, per poter emergere, infine, alla luce del Sole. Ci troviamo, dunque, al cospetto di una sfida iniziatica decisiva lungo il sentiero dei Tarocchi. La prova che la Madre Cosmica ci impone di superare non deve essere sottovalutata: il rischio di perdersi nel groviglio delle illusioni lunari, infatti, è quanto mai elevato.


Il Sole (arcano XIX)

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Se la Luna è l'archetipo femminile per eccellenza, il Sole rappresenta Dio Padre e dunque l'archetipo maschile. Generatore di vita, esso diffonde l'amore divino. Con questo arcano, ogni velo si dissolve e tutto viene illuminato: si manifesta, quindi, la vera essenza delle cose. Il Sole è anche il simbolo di un'intelligenza superiore: soltanto l'uomo o la donna che raggiungerà un tale stato di elevazione potrà godere dell'autentica felicità terrena. Solo arrivati a questo punto, inoltre, si impara a dare il giusto valore agli altri, proprio come attestato dai due fanciulli, che non rivaleggiano ma, al contrario, stringono un'alleanza basata sul mutuo sostegno. Presentandosi immediatamente dopo la carta della Luna, il Sole ci insegna che possiamo aprirci all'amore per il prossimo soltanto quando cessiamo di ingannare noi stessi.


Il Giudizio (arcano XX)

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Con questo che è il penultimo Arcano Maggiore, si giunge quasi alla fine del viaggio iniziatico intrapreso dal Matto. La donna sulla sinistra e l'uomo sulla destra rappresentano i due archetipi femminile e maschile che si sono uniti dopo essere stati rappresentati singolarmente nelle carte della Luna e del Sole. L'essere umano, dopo aver riscoperto la sua autentica mascolinità e femminilità, risorge come essere unico, completo in se stesso. L'Uomo Nuovo è azzurro, ad indicare lo stato di spiritualizzazione ottenuto ora che è giunto quasi a conclusione del suo cammino. Egli esce da una tomba, si desta dall'eterno riposo. Più che una resurrezione, però, la sua sembra una vera e propria nascita: la sua testa preme infatti contro un lembo di terra rosa carne, quasi come se fosse un neonato che sta per venire alla luce.


Il Mondo (arcano XXI)

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Con il Mondo si conclude il cammino dell'iniziato: il Matto ha raggiunto la sua meta, ovvero l'Assoluto. Scompare finalmente ogni forma di dualità (i due accoliti del Diavolo, i due lupi della Luna, i due bimbi del Sole, ecc.), tanto che il personaggio centrale della carta può apparire un androgino. L'uomo ha raggiunto la sua unità interiore, ovvero la totale identificazione con l'anima: il suo corpo, i suoi pensieri, i suoi desideri e le sue emozioni si muovono ora all'unisono. La donna raffigurata nella ghirlanda sembra danzare, perchè la vita è generata da un movimento eterno, incessante. I quattro personaggi che circondano l'essere centrale rappresentano i quattro elementi alchemici. Muovendoci in senso orario partendo dal personaggio in alto a sinistra, troviamo: l'angelo (simbolo di san Matteo e dell'elemento acqua), l'aquila (simbolo di san Giovanni e dell'elemento aria), il leone (simbolo di san Marco e dell'elemento fuoco) e l'animale erbivoro (associato al toro di san Luca e all'elemento terra). Tale rappresentazione indica che l'uomo ora è totalmente risvegliato, poiché è in grado di dominare ogni manifestazione, visibile o invisibile, della sua esperienza terrestre.