La materia è il Maestro

Osservando da vicino le carte numeriche del seme di Denari, possiamo notare che, a differenza di quelle appartenenti agli altri tre semi, esse non sono contrassegnate da numeri romani ai lati.

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Non si tratta certamente di un caso. Quale può essere, dunque, la causa di questa difformità? Credo si possa affermare che sono due i motivi principali, entrambi riconducibili alle qualità intrinseche della materia, di cui i Denari sono il simbolo:

1) la materia è effimera, non può aspirare all'immortalità. Ciò è ben evidenziato nell'Arcano XXI, Il Mondo, dove il bue-cavallo, collocato nell'angolo in basso a sinistra a rappresentare gli aspetti fisici e materiali dell'esistenza (ovvero l'elemento terra), è l'unico dei quattro esseri viventi (o elementi) posti agli angoli della carta, a non portare l'aureola sul capo; 

2) la materia è tendenzialmente inerte, molto difficile da plasmare, a differenza degli altri elementi (pensieri, emozioni, desideri) che si trovano alla base dell'esperienza umana. Ciò è vero a proposito del nostro corpo (che ci viene dato una volta per sempre e che possiamo modellare a nostro piacimento in maniera limitata, a meno che non vogliamo passare tutta la vita sotto il bisturi del chirurgo estetico!), della nostra salute (è difficile guarire da una grave malattia ma richiede molto tempo anche il contrario, cioè il fatto che un corpo sano arrivi ad ammalarsi seriamente), del lavoro che svolgiamo (sappiamo quanto sia complicato trovare lavoro e, ancor più, cambiare quello che già abbiamo), del denaro che possediamo (difficilmente diventeremo milionari se svolgiamo un lavoro normale, mentre se siamo molto ricchi dobbiamo impegnarci davvero a fondo per perdere tutto ciò che possediamo!) e così via.


Caducità ed inerzia rendono quindi diverso l'elemento terra (simbolo della materia) dagli altri tre elementi, che rappresentano rispettivamente i pensieri (aria), le emozioni (acqua) e i desideri (fuoco). Nei Tarocchi, per sottolineare questa difformità, i numeri romani sono stati inseriti in tutti i semi tranne che in quello di Denari, che simboleggia appunto la materia; si è voluto eliminare da questo seme l'idea della progressione, evidenziando in tal modo che:

1) la materia non è destinata ad evolvere bensì a deteriorarsi e a morire;

2) è molto difficile plasmare la materia, ovvero riuscire a determinarne il passaggio da uno stato ad un altro.


Che cosa vogliono comunicarci, in definitiva, i Tarocchi? Vogliono forse incoraggiarci a disprezzare la materia, oppure affermare che è inutile tentare di cambiare le nostre condizioni di partenza? Certo che no! Direi, anzi, l'opposto: quella della vita sul piano fisico è la sfida delle sfide per ogni essere umano, e non per niente è così difficile da affrontare; dobbiamo immergerci in profondità nella materia per riuscire infine a ricongiungerci con lo Spirito.


Come possiamo vincere la sfida che il mondo materiale ci lancia? Servendoci degli altri elementi che abbiamo a nostra disposizione ma di cui non sempre riconosciamo la fondamentale importanza: sto parlando dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e dei nostri desideri. Chi conosce questi argomenti meglio di me afferma che il mondo in cui ci troviamo a vivere scaturisce, in realtà, dalla nostra coscienza, o meglio, dai nostri contenuti inconsci. Lavorando sulla nostra psiche attuale possiamo dunque cambiare il nostro destino, almeno in prospettiva futura: ciò che viviamo oggi è infatti il frutto dei nostri pensieri passati e, proprio come un film che è già stato girato, non è più modificabile, anche se spesso ci illudiamo del contrario. Ciò che possiamo fare oggi è lavorare costantemente su noi stessi per portare alla luce i nostri contenuti inconsci e diventare realmente padroni del nostro mondo interiore: così, in futuro, il mondo che percepiamo al di fuori di noi cambierà radicalmente, in un modo che ci sembrerà quasi magico. Dedicarci alla nostra interiorità è quindi non solo opportuno ma addirittura necessario, se desideriamo davvero trasformare la realtà che ci circonda.

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