In un precedente articolo ho affrontato l'argomento – fondamentale – relativo a come formulare le domande quando si interrogano i Tarocchi. Ora spero di fare cosa utile e gradita cominciando a dare qualche suggerimento su come leggere i Tarocchi con semplicità...
Nonostante vi siano illustri tarologi pronti a giurare il contrario, sento di poter serenamente affermare che non esistono regole predeterminate cui è necessario attenersi quando si consultano gli arcani. Per i principianti, però, può essere utile avere a disposizione delle indicazioni di riferimento, che li aiutino a muovere i primi passi in sicurezza. Qui di seguito ti segnalo brevemente tre questioni che stanno alla base di ogni lettura:
1) Modalità di lettura
Questo argomento è strettamente legato al tipo di domanda che vuoi porre agli arcani: a seconda della domanda che formuli, vi saranno infatti dei metodi di lettura in grado, più di altri, di centrare esattamente il punto. Si tratta di un'abilità che si affina con l'esperienza. A questo proposito, comunque, ti consiglio caldamente di leggere "La Via dei Tarocchi" di Alejandro Jodorowsky, che indica molti diversi metodi di lettura corredati da esempi. Naturalmente, devi sentirti libero non soltanto di sperimentare metodi di vario genere, ma anche di inventarne di tuoi, personali. Per quanto mi riguarda, utilizzo spesso il cosiddetto "Gioco del Matto", che ho scoperto leggendo un libro dedicato ai Tarocchi di Alister Crowley: è una stesa a 13 carte che ad alcuni (specie ai principianti) può apparire di difficile interpretazione ma con la quale io mi sento profondamente in sintonia. Per chi è alle prime armi, però, credo che la cosa migliore sia limitarsi a scegliere due o, al massimo, tre Arcani Maggiori, stendendoli da sinistra verso destra nell'ordine in cui sono stati estratti: già in questo modo, infatti, i Tarocchi sono in grado di formulare una "frase" di senso compiuto.
2) Neutralità degli arcani
Il motivo per cui ritengo i Tarocchi marsigliesi di gran lunga migliori rispetto a quelli di altro genere, sta nella "neutralità" che contraddistingue ogni singolo arcano: nessuna carta, cioè, è nettamente positiva o, al contrario, prevalentemente negativa. "Positivo" e "negativo", in effetti, sono soltanto degli attributi con i quali siamo soliti catalogare (e giudicare) gli eventi e le situazioni che ci troviamo ad affrontare, ma queste nostre valutazioni potrebbero condurci molto lontano dalla verità. Possiamo considerare positiva una relazione apparentemente perfetta tra un uomo e una donna, quando in realtà i due partner si tradiscono a vicenda? E possiamo considerare davvero negativo il fatto di dover subire una malattia o una perdita che ci insegnerà ad affrontare la vita in maniera più consapevole? Ecco, il bello dei Tarocchi di Marsiglia è che non giudicano in alcun modo le esperienze umane, si limitano semplicemente ad osservarle.
Naturalmente, però, ciascuno di noi ha una reazione diversa nei confronti dei singoli arcani, ed è un bene che sia così: i Tarocchi, infatti, funzionano non in virtù del loro valore oggettivo, bensì grazie al significato che essi assumono per noi e nel quale noi ci specchiamo. Dunque, partendo dalla tua interpretazione soggettiva, sappi che: due arcani che consideri positivi, se estratti insieme, tenderanno a rafforzarsi reciprocamente; due arcani che consideri prevalentemente negativi si rafforzeranno ugualmente a vicenda; un arcano che consideri positivo e uno che consideri negativo mitigheranno reciprocamente i significati che attribuisci loro.
Ti porto tre esempi basati sulla mia esperienza personale:
a) Il Sole + Il Mondo: per me, questi sono tra gli arcani più positivi del mazzo, e farei salti di gioia se uscissero affiancati... ma sono quasi certa di non averli mai estratti insieme!
b) L'Eremita + L'Appeso: questi due arcani mi suscitano un'idea di crisi e isolamento, quindi non sarei certo contenta di estrarli appaiati.
c) La Papessa + La Stella: se trovassi questi due arcani appaiati, dentro di me farei l'equazione (Papessa = energia bloccata) + (Stella = energia che scorre fluida) = blocco energetico parzialmente superato.
3) Arcani al rovescio
Se fai parte della schiera di coloro che amano leggere i Tarocchi anche al rovescio, ti ricordo che ho già affrontato questo argomento in un precedente articolo, nel quale indicavo tre possibili modalità interpretative. Qui, dunque, mi limiterò a riconsiderare il tipo di interpretazione più comune, in base al quale gli arcani al rovescio manifestano dei blocchi energetici, mentre quelli al dritto indicano il fatto che l'energia scorre fluida. Ti porto alcuni esempi:
a) L'Imperatrice (al dritto) + L'Eremita (al rovescio): questa coppia potrebbe rappresentare un padre che si sente svilito ed esautorato di fronte alle intemperanze di una figlia adolescente che mette liberamente in scena la sua esuberante femminilità.
b) L'Imperatrice (al rovescio) + L'Eremita (al dritto): in questo caso la figlia sta rischiando di mettersi seriamente nei guai a causa delle sue bravate, ma fortunatamente ha un padre saggio e amorevole in grado di soccorrerla.
c) L'Imperatrice (al rovescio) + L'Eremita (al rovescio): quest'ultima combinazione evidenzia un rapporto padre-figlia molto problematico, in cui l'uomo non è in grado di arginare l'energia squilibrata della figlia, forse perchè è anziano o malato, o forse perchè manca della necessaria autorevolezza.
Nonostante vi siano illustri tarologi pronti a giurare il contrario, sento di poter serenamente affermare che non esistono regole predeterminate cui è necessario attenersi quando si consultano gli arcani. Per i principianti, però, può essere utile avere a disposizione delle indicazioni di riferimento, che li aiutino a muovere i primi passi in sicurezza. Qui di seguito ti segnalo brevemente tre questioni che stanno alla base di ogni lettura:
1) Modalità di lettura
Questo argomento è strettamente legato al tipo di domanda che vuoi porre agli arcani: a seconda della domanda che formuli, vi saranno infatti dei metodi di lettura in grado, più di altri, di centrare esattamente il punto. Si tratta di un'abilità che si affina con l'esperienza. A questo proposito, comunque, ti consiglio caldamente di leggere "La Via dei Tarocchi" di Alejandro Jodorowsky, che indica molti diversi metodi di lettura corredati da esempi. Naturalmente, devi sentirti libero non soltanto di sperimentare metodi di vario genere, ma anche di inventarne di tuoi, personali. Per quanto mi riguarda, utilizzo spesso il cosiddetto "Gioco del Matto", che ho scoperto leggendo un libro dedicato ai Tarocchi di Alister Crowley: è una stesa a 13 carte che ad alcuni (specie ai principianti) può apparire di difficile interpretazione ma con la quale io mi sento profondamente in sintonia. Per chi è alle prime armi, però, credo che la cosa migliore sia limitarsi a scegliere due o, al massimo, tre Arcani Maggiori, stendendoli da sinistra verso destra nell'ordine in cui sono stati estratti: già in questo modo, infatti, i Tarocchi sono in grado di formulare una "frase" di senso compiuto.
2) Neutralità degli arcani
Il motivo per cui ritengo i Tarocchi marsigliesi di gran lunga migliori rispetto a quelli di altro genere, sta nella "neutralità" che contraddistingue ogni singolo arcano: nessuna carta, cioè, è nettamente positiva o, al contrario, prevalentemente negativa. "Positivo" e "negativo", in effetti, sono soltanto degli attributi con i quali siamo soliti catalogare (e giudicare) gli eventi e le situazioni che ci troviamo ad affrontare, ma queste nostre valutazioni potrebbero condurci molto lontano dalla verità. Possiamo considerare positiva una relazione apparentemente perfetta tra un uomo e una donna, quando in realtà i due partner si tradiscono a vicenda? E possiamo considerare davvero negativo il fatto di dover subire una malattia o una perdita che ci insegnerà ad affrontare la vita in maniera più consapevole? Ecco, il bello dei Tarocchi di Marsiglia è che non giudicano in alcun modo le esperienze umane, si limitano semplicemente ad osservarle.
Naturalmente, però, ciascuno di noi ha una reazione diversa nei confronti dei singoli arcani, ed è un bene che sia così: i Tarocchi, infatti, funzionano non in virtù del loro valore oggettivo, bensì grazie al significato che essi assumono per noi e nel quale noi ci specchiamo. Dunque, partendo dalla tua interpretazione soggettiva, sappi che: due arcani che consideri positivi, se estratti insieme, tenderanno a rafforzarsi reciprocamente; due arcani che consideri prevalentemente negativi si rafforzeranno ugualmente a vicenda; un arcano che consideri positivo e uno che consideri negativo mitigheranno reciprocamente i significati che attribuisci loro.
Ti porto tre esempi basati sulla mia esperienza personale:
a) Il Sole + Il Mondo: per me, questi sono tra gli arcani più positivi del mazzo, e farei salti di gioia se uscissero affiancati... ma sono quasi certa di non averli mai estratti insieme!
b) L'Eremita + L'Appeso: questi due arcani mi suscitano un'idea di crisi e isolamento, quindi non sarei certo contenta di estrarli appaiati.
c) La Papessa + La Stella: se trovassi questi due arcani appaiati, dentro di me farei l'equazione (Papessa = energia bloccata) + (Stella = energia che scorre fluida) = blocco energetico parzialmente superato.
3) Arcani al rovescio
Se fai parte della schiera di coloro che amano leggere i Tarocchi anche al rovescio, ti ricordo che ho già affrontato questo argomento in un precedente articolo, nel quale indicavo tre possibili modalità interpretative. Qui, dunque, mi limiterò a riconsiderare il tipo di interpretazione più comune, in base al quale gli arcani al rovescio manifestano dei blocchi energetici, mentre quelli al dritto indicano il fatto che l'energia scorre fluida. Ti porto alcuni esempi:
a) L'Imperatrice (al dritto) + L'Eremita (al rovescio): questa coppia potrebbe rappresentare un padre che si sente svilito ed esautorato di fronte alle intemperanze di una figlia adolescente che mette liberamente in scena la sua esuberante femminilità.
b) L'Imperatrice (al rovescio) + L'Eremita (al dritto): in questo caso la figlia sta rischiando di mettersi seriamente nei guai a causa delle sue bravate, ma fortunatamente ha un padre saggio e amorevole in grado di soccorrerla.
c) L'Imperatrice (al rovescio) + L'Eremita (al rovescio): quest'ultima combinazione evidenzia un rapporto padre-figlia molto problematico, in cui l'uomo non è in grado di arginare l'energia squilibrata della figlia, forse perchè è anziano o malato, o forse perchè manca della necessaria autorevolezza.