Sapienza esoterica dei Tarocchi (parte sesta)

Il tema dei contenuti occulti all'interno dei Tarocchi è affrontato dal maestro di occultismo Alistar nel libro «Tecniche iniziatiche nei Tarocchi». Riporterò nel blog, in maniera molto sintetica, alcune informazioni tratte dal libro, con particolare riferimento agli insegnamenti contenuti nelle opere dello scrittore peruviano Carlos Castaneda.


XX – Il Giudizio

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Questo arcano raffigura la manifestazione materica, cioè terrena, di ciò che avviene nel mondo spirituale, e rappresenta gli eterni cicli di nascita, vita, morte e rinascita o nuovo risveglio. Gli antichi contemplavano questo processo nel susseguirsi delle stagioni o, più semplicemente, nel moto solare giornaliero e nei corrispondenti cicli di veglia, sonno e risveglio. E' il Culto dei Culti da sempre.
Il Giudizio rappresenta anche il Dio Occulto, ovvero il nucleo dell'Inconscio Collettivo; per questa ragione è stato associato a Plutone, pianeta nano orbitante nelle regioni periferiche del Sistema Solare che, quando fu scoperto nel 1930, fu battezzato con il nome della divinità romana dell'Oltretomba.
L'arcano si riferisce inoltre al Centro delle Decisioni: questo si trova nel plesso laringeo (Vishuddha chakra) e corrisponde alla Sfera di Daath nell'Albero Cabalistico della Vita. Il nostro percorso si basa sulle decisioni che prendiamo e la scelta suprema è quella tra la pillola blu e la pillola rossa: o scegliamo il Risveglio, o scegliamo di rimanere addormentati. Daath è una regione metafisica che divide il mondo del dualismo da quello dell'Uno, e rappresenta la Purificazione cui deve necessariamente sottoporsi colui che voglia “attraversare il Velo”.  

Riferimenti castanediani. Questa carta simboleggia egregiamente i messaggi sottili che provengono dal mondo intorno a noi: i segni, i presagi, gli àuguri. Anche se non esistono prontuari che spieghino in che modo riconoscerli e interpretarli, l'Iniziato sa come fare: occorre appellarsi al proprio Potere Personale, alla Conoscenza Silenziosa.


XXI – Il Mondo

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Il Mondo simboleggia la Creazione attraverso gli elementi filosofali e, in altra versione, attraverso le maree tattwiche. I quattro Elementi primari dell'astrale (Aria, Acqua, Fuoco, Terra) permettono di operare meraviglie nel mondo: chi riesce a dominarli a un buon livello sarà capace di controllare e suscitare il fuoco, il vento, la pioggia, i movimenti tellurici e altro ancora.
A questo arcano corrisponde il pianeta Saturno, i cui abitanti – esseri metafisici privi di emozioni ma dotati di infinita saggezza – detengono un completo dominio sull'Akasha, la Memoria dell'universo fisico e metafisico. I Saturniani vivono lo stato di coscienza del Sonno senza Sogni (Sushupti); è interessante notare che, per entrare in contatto con noi, devono addormentarsi per discendere nelle Sfere Esistenziali, mentre noi al contrario dobbiamo risvegliarci, se vogliamo contattarli nel loro rispettivo stato di veglia. Essi usano la telepatia per comunicare, inoltre mostrano il passato e il futuro sotto forma di immagini come metodo di insegnamento.  

Riferimenti castanediani. Questa carta viene associata alle tecniche per la Ricapitolazione, che non è da confondere con la psicanalisi, poiché consiste nel recupero delle energie vitali lasciate nelle orme della propria storia personale; la Ricapitolazione permette cioè di riparare le falle o ferite che derivano da eventi passati e provocano una dispersione di forze anche quando nella propria mente l'evento è chiuso, superato o dimenticato.
La “Spinta della Terra” è un altro argomento che può essere correlato a questo arcano. Alcuni vedono nella Spinta della Terra la Forza Karmica accumulata che agisce come un propulsore in grado di proiettare l'Iniziato verso l'Infinito.
Gli elementi filosofali raffigurati sull'arcano XXI rimandano inoltre alla pratica della Contemplazione, la quale è molto utile per “sognare e vedere” attraverso l'osservazione prolungata degli elementi della natura: le nubi, le foglie, le acque che scorrono, le montagne, ecc. Così facendo si fissa la Seconda Attenzione, circostanza in grado di procurare Sogni di Potere o Sogni Sciamanici.


Zero / XXII – Il Matto

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Si può affermare che questa carta rappresenti lo Stoicismo, così come la Torre può essere correlata al Cinismo e il Papa al Sofismo: filosofie che si equilibrano e si completano reciprocamente.
E' l'arcano che simboleggia il Nulla, ma anche il percorso che paradossalmente si snoda tra il Caso e il Destino. In effetti l'Ordine e il Caos sono indipendenti eppure complementari al tempo stesso: quando il Caos incontra l'Ordine, ha luogo il Destino.
Il Matto è anche l'individuo che non può raccontare alcune esperienze straordinarie che ha vissuto o avvenimenti inconsueti di cui è stato testimone, perchè se lo facesse verrebbe appunto considerato un pazzo!
L'originalità e imprevedibilità di questo arcano ne ha determinato l'associazione con il pianeta Urano, che porta il nome del dio greco del Cielo, padre di Crono e “nonno” di Zeus. La scoperta di questo pianeta, avvenuta nel 1781 tramite osservazione al telescopio, suscitò grande stupore e sconcerto. Urano è davvero un corpo celeste “eccentrico”: è infatti l'unico pianeta del Sistema Solare il cui asse di rotazione è quasi parallelo al piano dell'orbita e in cui uno dei due poli è quindi rivolto verso il Sole, con conseguente estremizzazione delle fasi stagionali.  

Riferimenti castanediani. In riferimento al sistema sciamanico alchemico di Carlos Castaneda, questo arcano rappresenta la Follia Controllata. E' una tecnica che rientra nell'Arte dell'Agguato e la cui massima applicazione è quella che permette all'Iniziato di sopportare il peso della vita quotidiana senza esserne schiacciato. Quando ci risvegliamo, diventiamo in qualche modo vulnerabili perchè comprendiamo quanto sia illusoria la realtà, che include la nostra stessa forma umana: dobbiamo perciò erigere intorno a noi una sorta di bozzolo protettivo, che consiste anche nell'esercizio della Follia Controllata.