Sfilata di Corte – Cavaliere di Coppe, paladino dell'amore-devozione

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Bellissima questa figura, che simboleggia il compimento delle esperienze relative all'elemento Acqua. Il Cavaliere di Coppe è l'innamorato per eccellenza, che si dirige idealmente verso il seme successivo, quello di Denari: secondo il naturale svolgersi degli eventi, infatti, alla fase dell'innamoramento dovrebbe seguire l'instaurazione di una relazione stabile, rappresentata dai Denari. Tuttavia, quando in una lettura compare il Cavaliere di Coppe, è bene non saltare a conclusioni affrettate: intendo dire che questa figura, caratterizzata da estrema mobilità, indica sicuramente la presenza dell'amore nella vita del consultante, ma non preannuncia necessariamente l'inizio di una storia seria. A causa dell'attitudine al viaggio connaturata al cavaliere, sarebbe ad esempio possibile instaurare con lui una relazione a distanza, magari impregnata di meravigliosi vagheggiamenti ma dotata di scarsa concretezza e progettualità.

Nella realtà, c'è anche un altro tipo di situazione in cui può rispecchiarsi il simbolico viaggio del Cavaliere di Coppe verso il seme di Denari: mi riferisco al fatto che, quando ci sentiamo amati – o comunque sostenuti e apprezzati – da qualcuno, siamo più portati ad esprimere i nostri talenti e troviamo più facilmente il coraggio necessario ad avviare nuove attività o ad apportare cambiamenti significativi nella nostra esistenza.

Un altro aspetto simboleggiato da questa figura è quello relativo alla devozione e al misticismo: il Cavaliere di Coppe è il pellegrino dei Tarocchi; egli non vive la propria fede in maniera solitaria e riflessiva, come potrebbe fare l'Eremita, bensì con slancio e passione e tramite la concreta manifestazione del suo sentire interiore. In generale, questo arcano rappresenta un trasporto intensamente amorevole nei confronti del mondo. Così potrebbe presentarsi a noi il Cavaliere di Coppe, secondo il pensiero di Alejandro Jodorowsky: «Con la mano aperta seguo il mio simbolo, la Coppa. Non la stringo fra le dita: è lei a guidare me e il mio cavallo, aleggiando a mezz'aria. Coppa aperta da cui sgorga una sorgente d'amore... E' l'amore a guidarmi, non so dove vado. Lo seguo senza esitare, so che mi condurrà alla mia realizzazione, che è lo stato di grazia. […] Obbedisco soltanto, semplicemente. Ciò che ricevo, lo do».  

La tarologa Toni Allen sottopone alla nostra attenzione un significato, se vogliamo, più oscuro di questa figura. Come anch'io ho potuto notare fin troppo spesso nelle letture che ho fatto per me stessa, il Cavaliere di Coppe può manifestare l'aspetto karmico insito in una storia d'amore, a causa del quale due persone continuano – magari senza esserne consapevoli – ad inseguirsi, ma sembrano destinate a non incontrarsi mai veramente o, se riescono ad imbastire una relazione, ciò avviene solo a prezzo di grandi fatiche e difficoltà. La Allen riporta, a tal proposito, un illuminante esempio relativo ad una donna nelle cui letture il Cavaliere di Coppe continuava ad uscire per rappresentare una relazione futura: «Quando conobbe l'uomo che in seguito sarebbe diventato suo marito, scoprì che per anni avevano vissuto nello stesso luogo e frequentato gli stessi ambienti, senza mai incontrarsi. “E' così inspiegabile!” mi disse. “Alcuni amici a volte mi facevano il suo nome, eppure non l'avevo mai incontrato, poi ho scoperto che è amico anche di altri miei amici! […] Riesci a crederci? E' come se ci fossimo inseguiti a vicenda per anni, fino al momento giusto per incontrarci”».

Il Cavaliere di Coppe in aspetto karmico può anche indicare il fatto che due persone si conoscono e si frequentano da molto tempo senza provare alcuna attrazione reciproca finchè all'improvviso, magari a causa di un evento inatteso, si ritrovano a conversare e scoprono di essere anime affini: è quanto può accadere, ad esempio, tra colleghi di lavoro che, in vista di una consegna urgente, una sera sono costretti a trattenersi in ufficio ben oltre l'orario consueto...
Dal punto di vista professionale, la parola chiave per il Cavaliere di Coppe è “vocazione”: potrebbe essere un missionario o un sacerdote fortemente impegnato nel sociale, come pure un ambasciatore di pace. Gli si addicono tutti i ruoli di grande responsabilità in ambito spirituale, religioso o sociale.

Al negativo, questa figura indica una deriva emotiva, un senso di vuoto interiore in cui si rischia di sprofondare dopo che si è speso molto dal punto di vista emozionale e, magari, non si è riusciti a raggiungere i risultati ai quali il proprio cuore aspirava. Se rappresenta una persona che ha una relazione d'amore o d'amicizia con il consultante e se si trova in aspetto negativo, questo arcano può indicare un temporaneo allontanamento o un mancato avvicinamento: ciò può essere inteso sia dal punto di vista fisico (se i due protagonisti vivono a una certa distanza l'uno dall'altro), sia da quello più squisitamente emozionale.