Questa
figura rappresenta la più raffinata, efficiente ed equilibrata
attività della mente razionale. Come la Regina dello stesso seme, il
Re di Spade è un personaggio molto intelligente, acuto e perspicace
ma, a differenza della sua “compagna”, è anche estremamente
stabile: non permette, cioè, ai propri moti interiori di interferire
con la stringente logica che caratterizza i suoi pensieri, le sue
parole e le sue azioni. Obiettività e imparzialità sono, quindi,
attributi fondamentali di questo personaggio, che fanno di lui un
capo carismatico, affidabile e, non di rado, illuminato. Chiunque,
tuttavia, può essere un Re di Spade nell'ambito della propria vita
quotidiana, ogni volta che questa gli imponga di usare
l'intelligenza, l'astuzia o l'ironia per risolvere problemi di
qualsiasi genere.
Abbiamo detto che, generalmente, il Paggio e la
Regina di Spade danno il meglio di sé nell'ambito lavorativo, mentre
evidenziano numerose problematiche dal punto di vista caratteriale e
relazionale. La qualità che maggiormente distingue il Re di Spade da
questi due personaggi consiste proprio nel fatto di saper gestire
nella maniera più efficace possibile tutti gli aspetti
dell'esistenza: si può affermare, in altre parole, che
l'autorevolezza di questa figura derivi dal fatto di saper tenere
sempre ben distinti il piano mentale e quello emozionale. Lo
strumento di misura che tiene nella mano sinistra ci rassicura sul
fatto che egli è abituato a prendere decisioni sulla base di
elementi che appaiono inconfutabili, almeno dal punto di vista delle
conoscenze e dei valori predominanti in un dato tempo e luogo. Il
mondo sul quale il Re di Spade esercita il suo dominio, insomma, è
quello degli oggetti che possono essere osservati, misurati e
catalogati: gli è estraneo tutto ciò di cui non è possibile fare
diretta e concreta esperienza tramite i cinque sensi.
Come
risulta ovvio, può trattarsi di un personaggio estremamente
tagliente, calcolatore e opportunista, ma mai brutale: il suo imperio
si esercita tramite le astuzie e le sottigliezze della mente e non
per mezzo dell'aperta sopraffazione. Secondo
Alejandro
Jodorowsky,
il Re di Spade potrebbe pronunciare parole di questo tenore: «Non
sono abbigliato per la guerra ma per gli intrighi di corte. I miei
assi nella manica sono l'intelligenza, il parlare sibillino, le
astuzie della strategia, le seduzioni dell'ironia. Alla voce delle
armi preferisco la forza delle idee nuove. Alla franchezza della
mazza contrappongo la flessibilità crudele della mia spada. Non
distruggo, trafiggo e infilzo. Regno con leggi, riforme, giochi di
alleanze. Invece di eliminare, divido per impormi al meglio».
In
generale, quindi, si può affermare che questo arcano sia molto
positivo quando rappresenta l'intelletto di un individuo, ma che sia
invece “spigoloso” quando si riferisce al piano caratteriale e
comportamentale: in questo secondo caso, infatti, potremmo trovarci
di fronte ad un soggetto cocciuto, inflessibile e verbalmente
aggressivo, teso ad imporre sempre le proprie ragioni e capace di
“spaccare il capello in quattro” in ogni situazione. Se un uomo
di questo genere riveste un ruolo di responsabilità o, peggio, di
potere, probabilmente manifesterà gli aspetti più negativi del Re
di Spade: autoritarismo, assolutismo, disonestà intellettuale e
professionale, attitudine a corrompere e a lasciarsi corrompere, o
comunque a farsi strada nella società tramite il ricorso ad arti
subdole.
Dal punto di vista professionale, il Re di Spade è l'archetipo del politico, del finanziere, dell'uomo di legge, dell'alto dirigente (anche in ambito militare), come pure dello scienziato, del matematico o dell'intellettuale: potrebbe essere uno scrittore, un filosofo, un professore universitario. Rappresenta anche il medico (in particolare il chirurgo o l'agopuntore). Questo arcano, infine, rispecchia la figura del guru, del santone, del capo religioso carismatico ma attratto più dal potere che dalla spiritualità: nel Re di Spade, infatti, si riflette anche il fondamentalismo, religioso e non solo.