Ne
“La Via dei Tarocchi”, Alejandro Jodorowsky fa pronunciare
alla Regina di Spade parole chiarificatrici a proposito del
significato di questa figura: «Tengo
uno scudo contro il mio ventre. E su questo scudo c'è una cicatrice.
Ho forse sacrificato le mie viscere? Non mi lascio pervadere dai
bisogni, dai desideri o dalle emozioni. Vivo nella mia mente.
Presento il mio simbolo – una spada – dentro un fodero rosso,
nell'attesa che qualcuno decida di sguainarla rivelando il giallo
splendente della sua lama. Aspetto un essere che riconosca la mia
intelligenza, la mia mente...».
Questa
descrizione evidenzia il comportamento tipico dell'ego, che
si identifica totalmente con la
mente e con le illusioni che essa produce.
Quando permettiamo all'ego di prendere il sopravvento sul nostro vero
sé, che è immutabile e non può essere attaccato in alcun modo,
siamo portati a giudicare in maniera negativa tutti gli aspetti
dell'esistenza, e in noi si fanno strada emozioni distruttive come
rabbia, risentimento, desiderio di rivalsa... Pensiamo di non avere
alcun potere nella nostra esistenza, se non quello di “infierire”
in qualche modo non solo sugli altri, ma anche su noi stessi, come
evidenziato dalla cicatrice che appare sul ventre della Regina. Sia
uomini che donne possono essere ugualmente vittime della propria
mente, ma in questa carta sono evidenziati atteggiamenti e
comportamenti tipicamente femminili, che emergono in maniera
prepotente soprattutto in seguito a forti delusioni sentimentali o
esistenziali: lutti, separazioni o divorzi, tradimenti... Credo che
la solitudine e l'isolamento (reali o percepiti che siano) possano
essere considerate le principali cause scatenanti del risentimento
provato dalla Regina di Spade: quando è imposta dalle circostanze,
infatti, la solitudine può costituire un fardello davvero pesante da
sopportare. Per alcune persone, si tratta soltanto di imparare ad
adattarsi alla situazione, mentre per altre – quelle maggiormente
rappresentate dalla Regina di Spade – il fatto di dover bastare a
se stesse appare quasi insostenibile, tanto da farle precipitare
nell'angoscia, nella depressione e nella necessità compulsiva di
mantenere il controllo su tutti gli aspetti dell'esistenza.
Rabbia,
risentimento e desiderio di controllo, tuttavia, possono emergere
anche all'interno di relazioni malate o che, semplicemente, non si ha
il coraggio di chiudere nonostante da tempo non abbiano più alcunchè
da dire. Nella Regina di Spade, inoltre, può senza dubbio
specchiarsi l'archetipica “perfida suocera”: uno dei casi più
frequenti è quello di colei che, avendo un figlio maschio ormai
quasi adulto, mette in atto una serie di ricatti psicologici in modo
da indurre il rampollo a non abbandonare il nido, o comunque a
sentirsi clamorosamente in colpa qualora decida di divincolarsi dal
pressante amore materno e di trovare, finalmente, una compagna.
La
Regina di Spade sembra avere, al posto del ventre, uno scudo solcato
da una cicatrice verticale e, con la mano sinistra appoggiata sul
ventre/scudo, palesa l'intento di difendersi dall'esterno: tutto ciò
può indicare l'esistenza di una ferita interiore, ma anche la
presenza di problematiche (spesso di natura psicosomatica) relative
al rapporto con il proprio corpo, di cui le donne sono spesso
vittime. Possiamo pensare, a tal proposito, al fatto di non piacersi
fisicamente e di non riuscire a guardarsi allo specchio, ma anche a
disturbi premestruali o dovuti alla menopausa, alla frigidità,
all'infertilità o ad aborti affrontati proprio malgrado.
Dal punto di vista emotivo, quindi, la Regina di Spade evidenzia una lunga serie di problematiche. A livello mentale, però, questa figura è indubbiamente dotata di grande acutezza, perspicacia e capacità di analisi: dà, pertanto, il meglio di sé quando è alle prese con lo studio o con un lavoro di tipo intellettuale. Non dimentichiamo, inoltre, il suo grande senso di giustizia e la sua autorevolezza, che possono fare di lei un'eccellente giudice, un'efficace tutrice dell'ordine, un'insegnante severa ma giusta... Anche nell'ambito professionale, tuttavia, il vissuto interiore della Regina di Spade può costituire una nota dolente; se non è una persona sufficientemente stabile ed equilibrata, infatti, essa può diventare la peggior nemica di chiunque le capiti a tiro: non soltanto collaboratori e dipendenti, ma anche – ed è questa la situazione più grave – persone sottoposte al suo giudizio o affidate alla sua tutela.