La Torre (Arcano XVI)

Credo che, in passato, l'autentico significato di questo Arcano sia stato ampiamente travisato; oggi, tuttavia, molti autori stanno riscoprendo l'intima essenza della Torre. Vi propongo l'interpretazione che ne danno Egidio Presta e Luna Trusiani nel libro “Gurdjieff – Il simbolismo dei Tarocchi nella Quarta Via”:

«Anche questo Arcano è stato spesso mal interpretato nel corso dei secoli, associandolo a distruzioni, separazioni, rotture e sciagure, ma in realtà è una carta che indica un passaggio necessario, una liberazione. Lasciare andare situazioni e ciò che non serve, non deve essere visto come una perdita, ma come una necessaria pulizia, un modo per far spazio, per poter accogliere del nuovo. Alla stessa maniera è impensabile tentare di riempire un vaso con dell'acqua pulita, senza che prima questo non venga liberato dell'acqua sporca e stagnante.

La Torre, se osservata bene, rappresenta una scena di gioia, dove la sommità si apre come un tappo e dalla quale escono dei cerchi colorati simili a dei carnevaleschi coriandoli. I due personaggi sembrano quasi danzare e uno di loro, che si intravede solo per metà, rivela l'esistenza di un secondo aspetto, una seconda possibilità che è sempre inevitabilmente presente.

Non meno importante è la denominazione francese di questo Arcano, “La Maison Dieu” (ovvero “La Casa Dio”), dove la Torre rappresenta il tempio/corpo dell'uomo. L'intento allora non è più quello di cercare la divinità all'esterno, ma il prendere coscienza che lo stesso Dio alberga in ogni uomo; tutto ciò che l'uomo viandante andava cercando con la luce della lanterna è già dentro di sé, basta solo trovare il coraggio di manifestarlo».