L'Appeso (Arcano XII)

Quella dell'Appeso è una figura controversa, nella quale possiamo scorgere l'inevitabile sofferenza (anche fisica) dell'uomo, la sua incapacità di vedere le cose dal verso giusto e, dunque, di prendere decisioni ben ponderate, la necessità di fermarsi a riflettere prima di compiere passi importanti... Questo Arcano potrebbe rappresentare la notte buia dell'anima di cui parlano i Santi di ogni tempo, ma anche il preludio di una provvidenziale rinascita e rigenerazione in vita.

Nel libro “Il sistema dei simboli”, Toni Allen descrive l'Appeso con queste parole:

«Molte persone conservano il pregiudizio sul fatto che l'Appeso sia una carta di morte, legata al patibolo, ma un esame più accurato dell'immagine mostra che non è questo il caso. L'Appeso non è impiccato per il collo, bensì sospeso per un piede. I piedi sono un simbolo di avanzamento nel futuro e a questo punto l'Appeso (il nostro Mago in cammino) ha deciso consciamente di non fare alcun altro passo. Per molti aspetti egli è in animazione sospesa. Semplicemente penzola contemplando le sue opzioni. E' indeciso.
Una trave gli fornisce sostegno, dal momento che l'uomo oscilla appeso per un piede tra due pali, che simboleggiano la dualità del numero 2; in essi troviamo un riferimento alle colonne tra le quali siede la Somma Sacerdotessa [La Papessa, Arcano II]. L'uomo […] non è più uno spirito libero, come il Matto, ma è gravato dalle sue azioni passate. Nei Tarocchi più antichi, come le carte di Grigonneur, spesso viene raffigurato mentre tiene delle borse di denaro, dalle quali a volte escono delle monete: sono indicative dei molti aspetti, incluso il karma, che lo gravano e dell'inutilità di tutte le ricchezze terrene, essendo le monete non solo rappresentative del benessere materiale ma anche dell'abbondanza di saggezza. […]

Siamo vincolati al nostro karma, legati a esso nello stesso modo in cui l'Appeso è fisicamente legato tra i due poli della dualità? Ma questi poli sono vivi! Non sono gli stessi pilastri del tempio dell'anima tra i quali siede la Somma Sacerdotessa. Questi pali hanno delle sporgenze nodose, come rami sfrondati, e a volte suggeriscono la stessa forma dei Bastoni, come se contenessero le qualità della natura. […]

Ricordatevi che il numero 2 è anche l'immanifesto, la riserva dalla quale sorgono tutte le cose al momento giusto. Ciò che richiamiamo personalmente da questa riserva dipende da quale corso di azioni decidiamo di intraprendere quando ci troviamo nel regno dell'Appeso. Qualunque cosa può essere resa manifesta se egli avanza al numero 13 o retrocede al numero 11. Andando avanti, trova la carta della Morte, i cicli ripetuti di morte e rinascita, mentre indietro vi è [La Forza] l'autodisciplina e le opportunità di controllare il desiderio umano e, quindi, di perfezionare la propria natura».