Breve viaggio nella storia dei Trionfi – Il Papa e gli Amanti

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IL PAPA / LO IEROFANTE

Immagini dipinte a mano (dal 1450 al 1500 circa)
Il Papa dei Visconti-Sforza guarda verso di noi facendo un gesto di benedizione con la mano destra, mentre con la sinistra tiene un lungo scettro sormontato da una croce.

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Il Papa Gringonneur, raffigurato di profilo, tiene invece una chiave ed è affiancato da due cardinali, vistosamente più piccoli di lui.

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Anche il Papa dei Tarocchi d'Este è raffigurato di profilo, ma non ha alcun attendente; oltre a tenere in mano una chiave, fa un gesto di benedizione.


Prima tradizione di carte stampate (dal 1500 al 1700 circa)
Nel foglio Rosenwald il Papa, che guarda verso di noi, non ha equipaggiamenti e non fa alcun gesto; siede semplicemente sul trono, tenendo sulle ginocchia quello che appare come un rotolo aperto.

Nel Tarocco parigino del XVII secolo, invece, tiene un'enorme chiave e, nell'altra mano, un lungo bastone apparentemente sormontato da uno stendardo.

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Nel Tarocco marsigliese il Papa è raffigurato mentre compie un gesto benedicente con la mano destra verso due (o forse persino quattro) chierici. Il bastone che impugna con l'altra mano ha in cima una triplice croce. Dietro di lui si trovano due pilastri ben distinti.

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Prime versioni esoteriche (mazzi del 1888-1910)
Il Papa di Wirth è simile a quello raffigurato sulla carta marsigliese, tranne che per alcune differenze stilistiche.

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Lo stesso si può dire della carta di Waite, che tuttavia mostra dei pilastri più massicci e due chiavi ai piedi della figura.

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Il Papa della Golden Dawn non ha né accoliti né pilastri alle sue spalle. Siede su un trono decorato con teste di toro, davanti a una tenda bianca, impugnando un pastorale e tenendo un rotolo aperto davanti a sè.

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L'immaginario simbolico della carta
Le antiche carte dipinte a mano raffiguravano il principio dell'autorità spirituale sulla Terra. Le recenti carte esoteriche ampliano questa idea per mezzo di aggiunte simboliche minori. I tori raffigurati sulla carta della Golden Dawn, ad esempio, si collegano al segno zodiacale del Toro nello schema dell'Albero della Vita.

La funzione di questa carta è analoga a quella dell'Imperatore. Si potrebbe considerare il Papa come una versione spirituale o interiore dell'Imperatore, proprio come la Papessa lo è dell'Imperatrice. In effetti la carta riassume in sé i principi della fede e della credenza, da cui derivano quei codici di condotta volti a regolare molti aspetti della vita terrena.

Nella realtà esteriore, il principio rappresentato da questo arcano si ritrova non soltanto nel papato cattolico, bensì nella struttura e nelle funzioni di tutte le confessioni religiose, anche quelle in cui l'autorità è esercitata semplicemente da una congrega o da un comitato. Il principio si può inoltre ricondurre a tutte le organizzazioni che si basano non sulla religione, ma su una qualunque visione idealistica, anche se questa viene espressa in termini laici o persino antireligiosi.



GLI AMANTI / L'INNAMORATO

Immagini dipinte a mano (dal 1450 al 1500 circa)
Gli Amanti dei Visconti-Sforza, l'uno di fronte all'altra, si tengono per mano. Dietro di loro, su un alto piedistallo, un Cupido nudo, alato e bendato impugna due lunghe aste.

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Nei Tarocchi Visconti-Sforza della collezione Cary-Yale, il piedistallo è sostituito da una copertura simile a un parasole. Un Cupido bendato vola al di sopra degli Amanti, tenendo in mano due frecce.

La carta Gringonneur mostra una processione di tre coppie di amanti, unitamente a due figure nude, alate e non bendate che, dalle nuvole, scoccano frecce verso la compagnia.

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Prima tradizione di carte stampate (dal 1500 al 1700 circa)
Sul foglio Rosenwald, il giovane protagonista maschile è in ginocchio davanti alla sua amata con le mani sul cuore, nella posa convenzionale delle dichiarazioni d'amore, mentre un Cupido bendato vola sopra di loro con arco e freccia.

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Anche il foglio settecentesco Colonna, di fattura superiore, mostra un Cupido bendato che tira frecce da una nuvola, ma gli Amanti sono in piedi e tengono un fiore di loto.

Il Tarocco parigino seicentesco raffigura un uomo e una donna che si abbracciano sotto un albero, mentre Cupido sta sopra le loro teste con arco e freccia.

La carta marsigliese mostra un giovane in mezzo a due donne: quella sulla nostra destra è giovane e appare lievemente intimorita o insicura, mentre quella a sinistra è adulta, sembra molto sicura di sé e tiene una mano sulla spalla del ragazzo in modo quasi paternalista. I due personaggi più giovani guardano la donna matura. Un Cupido non bendato e circondato dai raggi del sole, punta una freccia verso la spalla sinistra del ragazzo.

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Prime versioni esoteriche (mazzi del 1888-1910)
L'Innamorato di Wirth raffigura il giovane chiaramente a un bivio, con le braccia incrociate sul petto: una direzione è indicata da una fanciulla vestita di verde, scalza e con una ghirlanda di fiori tra i capelli, mentre l'altra possibilità è data da una donna coronata vestita in rosso e blu. Sulle loro teste vola un Cupido bendato, il cui dardo punta direttamente al giovane.

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Waite trasforma Cupido in un grande angelo che si staglia tra le nuvole e il sole, e raffigura gli Amanti come Adamo ed Eva. Lei ha alle spalle un albero da frutto su cui è arrotolato un serpente, lui un roveto ardente. Tra i due Amanti, in lontananza, si staglia un'alta montagna.

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La Golden Dawn innova completamente la carta con l'immagine di una Andromeda nuda incatenata a una roccia e minacciata da un mostro marino, mentre Perseo, munito di spada, scudo ed elmo alato, si lancia dal cielo per salvarla.

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L'immaginario simbolico della carta
Il principio originario di questa carta era l'Amore, con la figura chiave di Cupido che volteggiava sopra gli amanti. Nei Tarocchi marsigliesi, però, la situazione cambia sensibilmente e diventa un po' ambigua: i personaggi umani sono infatti tre, e non due. Ciò ha provocato alcune differenze di interpretazione tra i commentatori esoterici. Alcuni vedono in questa raffigurazione un giovane inesperto o indeciso, che si trova al bivio tra vizio e virtù, o nell'atto di affrontare qualche altro dilemma. Tale è il significato suggerito soprattutto dalla carta di Wirth, che riprende lo schema marsigliese, rendendo però più evidente l'indecisione del giovane.

Waite e la Golden Dawn utilizzano l'ambiguità del messaggio della carta per proporre delle interpretazioni alternative. Il primo trasforma Cupido in un angelo sovrintendente ed evoca le immagini bibliche del Giardino dell'Eden e della tentazione lanciata dal serpente. Anche la Golden Dawn si rifà a un immaginario che affonda le origini nella notte dei tempi, dal momento che la vicenda di Perseo e Andromeda era già storica quando gli antichi greci la adottarono.

Qualunque sia il simbolismo prescelto, la radice comune a ogni interpretazione della carta consiste nella dualità che differenzia i due sessi e che, più in generale, pervade tutta la creazione sul piano fisico.

(segue...)

NOTA BENE: Le informazioni contenute nell'articolo sono tratte dal libro «Tarocchi e Magia» di Gareth Knight. Le immagini dei Tarocchi sono tratte dal web.