Le coppie che fanno XXI: Il Carro (VII) + Temperanza (XIIII)

...ovvero l'ego al servizio dell'Anima

Questa coppia simboleggia il fatto che si accetta di essere protetti e guidati dall'Alto, mettendo da parte il desiderio di indipendenza della personalità. L'azione pura del Carro, rivolta al conseguimento di un obiettivo esterno, potrebbe diventare distruttiva se non fosse disciplinata dalla misura di Temperanza. Mentre il Principe del Carro combatte, l'Angelo di Temperanza lo protegge dagli eccessi della sua energia: così come i cavalli azzurri sono il motore dell'azione materiale di lui, le ali azzurre permettono il dispiegarsi dell'azione spirituale di lei; lui ricerca sulla Terra la saggezza che lei apporta dal Cielo. Il Carro accetta dunque la protezione di Temperanza e, in cambio, le dà un mezzo per agire nel mondo: senza l'apporto dell'energia del Carro, infatti, la ricerca interiore perseguita da Temperanza potrebbe ristagnare in un circuito chiuso, privo di sbocchi.

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Il Principe che conduce Il Carro rappresenta l'irrequietezza dell'ego, che sembra viaggiare in lungo e in largo alla ricerca di grandi imprese ma che, a ben vedere, non si muove affatto. Quando Il Carro incontra l'Angelo di Temperanza, però, prende vita una storia completamente nuova: il desiderio di conquista del Principe si mette al servizio di un ideale molto più elevato, che ha a che vedere con la missione dell'Anima. Questo sentiero viene percorso da tutti coloro che, a un certo punto della propria esistenza, sentono il desiderio e la necessità di utilizzare i propri talenti per un fine più edificante che non il successo, la gloria o il guadagno personale. Che si pongano al servizio della propria cerchia familiare piuttosto che della comunità o dell'umanità intera, poco importa: si tratta in ogni caso di persone illuminate, in grado di incoraggiare e ispirare gli altri... un magnifico esempio per tutti, insomma.


Leggendo il libro “La Grande Via” di Franco Berrino e Luigi Fontana, due medici e ricercatori italiani di fama internazionale, mi è venuto in mente che il rapporto tra Il Carro e Temperanza può essere interpretato anche da un punto di vista ecologico: il Principe del Carro, infatti, è la rappresentazione dell'uomo che va alla scoperta e all'esplorazione del mondo, ma sappiamo bene quanto possa essere distruttivo questo implacabile desiderio di conquista. Il simbolismo ecologico di questa coppia di Arcani mi è stato suggerito da un aneddoto raccontato nel libro di cui sopra: è la storia di uno dei massimi esperti mondiali di efficienza energetica, tale Amory Lovins, che negli anni Ottanta si è costruito una villa di 370 metri quadrati a Old Snowmass in Colorado, a ben 2078 metri sul livello del mare; nonostante qui, in inverno, le temperature possano toccare punte di -43°C, Lovins non ha dotato l'abitazione di alcun sistema di riscaldamento, se si escludono due stufette a legna. Grazie alle tecnologie di super isolamento da lui ideate, è riuscito a limitare la dispersione del calore del 99% e il consumo di energia elettrica del 90%. L'edificio, inoltre, è stato progettato per ridurre del 50% il consumo di acqua e del 99% l'energia per riscaldarla. I costi per queste tecnologie e per i pannelli fotovoltaici sono stati in gran parte compensati dall'eliminazione del sistema di riscaldamento tradizionale e dal risparmio energetico: così, dopo appena dieci mesi, i costi extra sono stati totalmente ripagati e l'energia elettrica prodotta con il sole ha iniziato a generare una consistente rendita economica. Il Principe del Carro, in questa vicenda, ha indossato le ali di Temperanza per volare a oltre 2000 metri sul livello del mare e per conquistare la sua personale vetta all'insegna dell'efficienza e del risparmio energetico, riuscendo a ricreare, alla maniera di Temperanza, uno spettacolare equilibrio tra forze contrapposte.